Sono stati riesumati questa mattina nel piccolo cimitero di Battedizzo di Sasso Marconi i resti di Tommasina Olina. La pensionata di 78 anni, fu uccisa il 5 gennaio 2000 nella vicina Badolo, sull’Appennino bolognese. I resti saranno analizzati all’Istituto di medicina legale di Milano, dove si trova il perito nominato dal Gip. La decisione di riesumare la salma era stata presa dagli inquirenti alcune settimane fa.

Per l’omicidio, dopo che inizialmente il caso era stato archiviato senza colpevoli, dall’ottobre 2008 è indagato il figlio 47enne agricoltore, che all’epoca viveva con la madre nel casolare di campagna dove la donna fu trovata col cranio fracassato. Il Gip Andrea Santucci ha accolto la richiesta di incidente probatorio del Pm Stefano Orsi, che coordina le indagini dei carabinieri. La perizia dovrà accertare se la lesione alla testa che ha ucciso l’anziana sia compatibile con un’ascia trovata ripulita nella legnaia del casolare, per gli inquirenti probabile arma del delitto.