E’ nel rinnovato appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che chiede di fare piena luce e di spazzare via ombre e dubbi, che verra’ celebrato quest’anno il 30esimo tragico anniversario della strage alla stazione di Bologna, che si e’ consumata il 2 agosto del 1980, trascinando con se’ 85 morti e 200 feriti. “Tre lunghi decenni sono passati – ha ricordato il capo dello Stato – per il devastante attentato alla stazione centrale di Bologna , i processi si sono susseguiti fino all’aprile 2007, tra progressi nel ricostruire i fatti e individuare le responsabilita’, battute d’arresto, ritorni indietro, sentenze definitive: un iter tormentoso per quanti hanno atteso giustizia”.
Niente piazza per i discorsi e nessun ministro per la cerimonia.
La scelta del commissario di Bologna Anna Maria Cancellieri e’ ricaduta sulla sola sala del Consiglio comunale, dove interverranno le autorita’. Questo essenzialmente per tenere lontani da un momento importante di sofferenza e ricordo, i fischi e le strumentalizzazioni che ogni anno, puntualmente, si sono ripetute in piazza Medaglie d’Oro. Intanto la lapide con i nomi delle vittime posizionata nella sala d’aspetto della stazione di Bologna diventera’ patrimonio Unesco per la cultura della pace.
L’ufficializzazione della nomina, anticipata dal presidente dell’associazione Paolo Bolognesi, arrivera’ il 29 luglio in occasione della presentazione delle cerimonie per il trentennale della strage.