Si chiama “bando per l’erogazione di contributi per famiglie colpite dalla crisi in situazione di disagio abitativo, per la sospensione e/o prevenzione dello sfratto” quello approvato dal Comune di Casalgrande come misura concreta per sostenere quei nuclei che stanno subendo maggiormente gli effetti della pesante congiuntura economica.

Al fine di prevenire o sospendere situazioni di sfratti e per consentire la ricerca di un nuovo alloggio, potranno inoltrare richiesta di contributo straordinario le famiglie di lavoratori (di cui almeno un componente sia residente nel Comune) in cui si risulti: aver perso il lavoro dal 1° ottobre 2008 (compresi  i rapporti di collaborazione, somministrazione e le partite IVA con un unico committente); essere in cassa integrazione; avere un contratto di solidarietà, oppure essere lavoratori autonomi con significativa riduzione di reddito. Potranno fare richiesta pure i proprietari di alloggi -in presenza di regolare contratto d’affitto- che vantino una morosità di almeno 6 mesi. Costoro devono essere disponibili a non intraprendere, sospendere o rinviare l’iter di sfratto sino al 30 giugno 2011, a diminuire il canone di locazione almeno del 20% e a trasformare la locazione in contratto in base ai Patti Territoriali, con i conseguenti sgravi fiscali che ne derivano.

Per i conduttori che abbiano ricevuto comunicazione da parte del locatore dell’avvio dello sfratto per morosità, e i contributi saranno erogati  direttamente ai proprietari per la sospensione della procedura giudiziaria per un importo massimo di 1.500,00 euro, a parziale copertura del mancato introito del canone di affitto; oltre alla cifra di  250,00 euro (circa il valore dell’ICI per l’anno 2010) e di 250,00 euro in caso di trasformazione del contratto. La cifra assegnata direttamente all’inquilino, sino a un massimo di € 1.500,00 per i nuclei con sfratto per morosità esecutivo, sarà volta a sostenere le spese per la stipula di un nuovo contratto, e pagare così il deposito cauzionale e i primi affitti.

La domanda deve essere compilata sui moduli del Comune e presentata dal 7 agosto 2010  al 7 ottobre  2010 all’Ufficio assistenza nei seguenti orari: martedì, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 13.00 e il martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00. Il Comune  accoglierà prioritariamente le domande in cui vi siano nuclei: con minori in condizioni di fragilità socio-sanitaria; privi di rete parentale adeguata; mono genitoriali; con minori. In caso di esito negativo, si invierà una raccomandata agli interessati entro il 31 dicembre. Dal 30 agosto l’Ufficio è disponibile per colloqui individuali con chi necessitasse di maggior informazioni.

“Una misura – commenta Caterina Mammi Assessore alle Politiche Sociali – estremamente importante che aiuta concretamente chi si trova in difficoltà.  La crisi che ha investito pesantemente il nostro distretto ha minato le sicurezze della vita quotidiana di molte famiglie: al problema del lavoro si aggiunge quella della casa. I dati sugli sfratti sono preoccupanti e con questo provvedimento, che va ad aggiungersi ad una serie di misure straordinarie attivate dall’Amministrazione già dal 2009,  si vuole stare  accanto alle famiglie con un’azione che salvi il bisogno primario della casa. Il tema della possibilità di mantenere la propria abitazione è di rilevanza assoluta a fronte di un progressivo aumento del numero di sfratti per morosità eseguiti o in esecuzione  Per la comunità locale si tratta di un fenomeno sociale nuovo soprattutto in virtù del numero dei casi di sfratti, particolarmente critico, in quanto in grado di diminuire la coesione sociale e che richiede un’azione di governo verso l’uscita dalla crisi per affrontare nelle migliori condizioni possibili il periodo che seguirà la crisi, mantenendo e recuperando i tratti distintivi del welfare locale. L’obiettivo dell’intesa è quello di collaborare, ciascuno in base alle funzioni proprie della  propria organizzazione, per sospendere,  per 12 mesi, l’esecuzione di sfratti per morosità per le famiglie colpite dalla crisi economica, mediante un complessivo e temporaneo intervento che agisca sia sul proprietario che sull’inquilino. La misura inoltre –conclude l’Assessore– è stata possibile grazie ad un finanziamento straordinario della Fondazione Manodori, sensibile alle problematiche del disagio abitativo”.