Sarà Antonio Cornacchione, il prossimo giovedi 5 agosto (ore 21,30 ingresso gratuito) ad inaugurare Bibbiano in festa, la festa dell’Unità di Bibbiano al parco La Manara.Il comico milanese porterà in scena lo spettacolo “Silvio C’è?”, un’ora e mezza di confronto strabico con la realtà italiana, raccontata e cantata da Cornacchione e musicata da Carlo Fava, solida figura del teatro canzone, amabile chansonnier, campione italiano in carica degli imitatori di Joseph Ratzinger. I due complici duettano su massimi e minimi sistemi, rileggendo con ironia i tempi curiosi che andiamo vivendo.

Antonio Cornacchione e Silvio Berlusconi dovevano incontrarsi di nuovo. Non era possibile altrimenti. Il pretesto è “Silvio C’è?”, il nuovo spettacolo del comico milanese, ancora alle prese con il suo grande amico Silvio. “Altro che Apicella – commenta soddisfatto Cornacchione – il vero favorito di Arcore sono io”.

Berlusconi non è che uno degli ingredienti dello spettacolo. Le borse crollano? Fava le esorcizza eseguendo “La mia banca suona il crac”. La violenza aumenta? Cornacchione racconta come e quando affrontare i teppisti: facendosi menare. Alitalia cambia di mano? Lo spettacolo rivela i programmi della cordata e quando si stringerà al collo di chi ci lavora.

Temi di scottante attualità, trattati con lo sghignazzo complice di due vecchi amici (tre, contando Silvio) che si cantano addosso lavorando sui rispettivi difetti. Così Antonio insegna a Carlo come uscire dalla nicchia della musica d’autore – basta rasarsi i capelli come Max Pezzali – e Carlo sussurra ad Antonio i segreti della seduzione: voce bassa e spararle grosse. Meglio se con la musica giusta.

“Silvio c’è” è una serata di fuga dall’attualità, semplicemente affrontandola. Ma di lato. Per chi sa che la flessibilità nel lavoro è la richiesta di mettersi a novanta gradi. Che la posizione della chiesa sugli anticoncezionali è “l’uomo sul letto e la donna a duecento chilometri di distanza”. Che se la Carfagna fa il ministro, allora il pupazzo Five è la figura più discriminata del secolo. Per chi, in fondo, sa che nei periodi più bui è sempre confortante accendere la luce e scoprire il volto di un buffone. Magari con un pianista di fianco.

“Silvio c’è?”: notizie, sesso, canzoni, fannulloni, religione, telegiornali, fotografie, cazzate. Non necessariamente in quest’ordine. Perché Silvio c’è, come Dio. Però anche ci fa.

Antonio Cornacchione nasce a Montefalcone nel Sannio (Campobasso) nel 1959. Lascia il Molise da bambino con la famiglia, per vivere tra Pavia, Como e Milano. Inizia la carriera in campo artistico come autore delle sceneggiature di alcuni fumetti, come “Topolino” e “Tiramolla”, poi si indirizza verso il mondo del teatro e del cabaret. Debutta in televisione con il programma “Su la testa” di Raitre; nel 1991 approda al teatro Zelig di Milano con Paolo Rossi, Gianni Palladino, e Aldo, Giovanni e Giacomo. Con il citato trio, nel 1999, recita una piccola parte nel loro spettacolo “Tel chi el telùn” (di Aldo, Giovanni e Giacomo).Durante il 1992 Cornacchione è spesso ospite del Maurizio Costanzo Show; nello stesso anno vince il premio Forte dei Marmi per la satira politica. Nel 1994 è, con Claudio Bisio, su Rai Tre in seconda serata con “Cielito Lindo”. Tra il 1996 e il 1997 lavora in tv su TMC (“Retromarch”) e su Italia 1 (“Scatafascio”, con Paolo Rossi). Nel settembre del 1998 entra a far parte nel cast della sit-com “Casa Vianello”, dove interpreta la parte del portiere di casa. Nel 2002 partecipa allo spettacolo satirico “Cult”, prodotto da Zelig. Si aggiungono partecipazioni televisive a “Zelig Off” e “Che tempo che fa” (su Raitre, condotto da Fabio Fazio) e ancora “Zelig Circus”.

Gli anni di Zelig sono quelli che lo consacrano a livello nazional-popolare, soprattutto grazie al tormentone “Povero Silvio!”, satira sulla bontà incompresa di Silvio Berlusconi, che diviene non solo un libro… bensì due: “Povero Silvio” (2004) e “Povero Silvio Bis. Chi perde paga le tasse!” (2005), entrambe editi da Kowalski. Nel 2006 uscirà invece “Sia lodato Silvio. Chi si loda s’imbroda” (con dvd, edito da Rizzoli). Nel 2005 Adriano Celentano lo vuole con sé nel suo “Rockpolitic”, in onda su Rai Uno. Passa poi dal palco del Festival di Sanremo 2007 come ospite comico, dalla trasmissione “Crozza Italia” su La 7 (di Maurizio Crozza, dove Cornacchione impersona George Washington, detto “il dollaro”, della banconota americana), per poi tornare nel 2009 al fianco di Fabio Fazio su Rai Tre con “Che tempo che fa”.

Gli spettacoli del palco centrale della Festa Unità di Bibbiano, organizzati in collaborazione con Arci, proseguiranno Domenica 8 agosto, arriverà a Bibbiano Paolo Migone con Completamente spettinato Dagli schermi televisivi di Zelig circus, venerdi 13 agosto chiuderà la rassegna della Festa di Bibbiano il poliedrico cabarettista Leonardo Manera.

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