La Polizia di Modena ha eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone ritenute responsabili del tentativo di rapina a danno di una gioielleria di Modena avvenuto lo scorso marzo. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile di Modena, Bologna, Napoli e Salerno in collaborazione con gli uffici della Polizia competenti per territorio e con il Coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia.

La rapina non era stata portata a termine per la reazione dei due titolari dell’attività i quali, subito dopo l’ingresso dei rapinatori, erano riusciti ad attivare l’allarme rapina, ingaggiando anche una colluttazione con i malviventi. La conoscenza del fenomeno dei pendolari delle rapine da parte degli investigatori della Polizia di Modena ha consentito di indirizzare le indagini nei confronti di un gruppo criminale composto sia da alcuni pregiudicati originari di vari Comuni della provincia di Napoli (alcuni dei quali con precedenti specifici proprio per rapine di gioiellerie) sia da altri soggetti residenti in provincia di Modena. Due persone sono state arrestate dalla Polizia di Salerno, pochi giorni dopo la rapina di Modena, in flagranza di una analoga rapina in danno di una gioielleria di quel capoluogo.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Modena hanno consentito nel giro di pochi mesi di raccogliere elementi di reità precisi a carico di tutti e sei i soggetti, distinguendo per ognuno di essi l’esatto ruolo nelle fasi di ideazione e attuazione del reato.