“Un lungo servizio, un lungo percorso nelle istituzioni repubblicane, che lo vide combattivo protagonista di stagioni tra le più intense e drammatiche della nostra storia nazionali”. Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia della scomparsa di Francesco Cossiga, sintetizza la vita politica dell’ex Capo dello Stato.Tra le fasi che videro Cossiga protagonista, dal Quirinale si ricorda quella della “lotta contro il terrorismo, in difesa dello Stato democratico e delle libertà civili e in nome dell’unità delle forze popolari. Fu in quella dura stagione – sottolinea Napolitano – che la sua vita fu per sempre dolorosamente segnata dalla tragica vicenda del sequestro e dell’assassinio di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse”.Osserva ancora il Colle: “La sua resta una figura eminente di quel grande movimento che è stato in Italia il cattolicesimo liberale e democratico; e insieme una figura altamente rappresentativa della fusione tra un forte senso delle diverse storie e culture di cui è fatta l’Italia, come gli diceva la sua Sardegna, e l’incrollabile impegno dell’unità nazionale. La molteplicità dei contributi che Francesco Cossiga ha dato allo sviluppo della Repubblica, anche sul piano delle relazioni internazionali, e la ricostruzione della sua complessa vicenda umana, meritano attenti e obbiettivi approfondimenti che non potranno mancare”. Francesco Cossiga “ha conosciuto i momenti dello scontro politico e dell’amarezza”, evidenzia il Capo dello Stato. E “ha altresì conosciuto i momenti del più alto riconoscimento e consenso, con l’elezione a Presidente del Senato e con l’elezione a Presidente della Repubblica”.Napolitano, ai suoi “sentimenti di affettuosa vicinanza ai figli e a tutti i famigliari di Francesco Cossiga” unisce la sua “forte commozione personale, che nasce dal ricordo del nostro primo incontro in Parlamento nel lontano 1958 e del comune impegno cui ci avviammo da giovani deputati, con eguale passione civile anche se su sponde politiche diverse”.Ricorda ancora il Presidente della Repubblica: “Mi colpirono subito, insieme con la vivacità e varietà dei suoi interessi culturali, quella ricchezza umana, quell’animo estroverso e cordiale e quel senso dell’umorismo, che sempre ne avrebbero accompagnato il lungo servizio nella vita pubblica”.

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”Piango un amico carissimo, affettuoso, generoso. Mi mancheranno il suo affetto, la sua intelligenza, la sua ironia, il suo sostegno. Ai suoi figli l’impegno della mia vicinanza”. Con queste parole il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricordato il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Appresa la notizia, il presidente del Senato Renato Schifani ha interrotto le vacanze in barca alle Eolie per raggiungere la Capitale. E dichiara: “A nome mio personale e dell’Assemblea di Palazzo Madama esprimo i sentimenti del piu’ profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, senatore Francesco Cossiga. Esponente di primo piano della Democrazia Cristiana e stimato costituzionalista, ha percorso con una brillante e precoce carriera politica tutto il cursus honorum repubblicano, assurgendo alle piu’ alte magistrature dello Stato”.Cordoglio anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini: ”Ho appreso con profondo dolore la notizia della morte del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga”. “In oltre cinquant’anni di attivita’ al servizio delle Istituzioni, prima come sottosegretario poi come ministro, Presidente del Consiglio, Presidente del Senato e, al culmine del suo cammino istituzionale, come capo dello Stato, Cossiga ha interpretato con vigore e coerenza i principi della Costituzione, fornendo anche un prezioso contributo alla salvaguardia della democrazia – conclude – nel corso di alcune delle fasi piu’ drammatiche della vita repubblicana dei decenni passati”.”Sono davvero rattristato per la morte del presidente Francesco Cossiga, uomo politico di grande spessore e Capo dello Stato lungimirante che seppe anticipare il cambiamento. Desidero far giungere al figlio Giuseppe e alla famiglia i sentimenti del mio sincero cordoglio”, dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, alla notizia della morte del presidente emerito.”Con la scomparsa di Francesco Cossiga perdiamo una figura insostituibile della classe politica italiana ed un pezzo importante della storia repubblicana del nostro Paese”, afferma il ministro della Giustizia Angelino Alfano, esprimendo il suo cordoglio alla famiglia per la morte del senatore a vita.”Esprimo il mio personale cordoglio per la scomparsa di Francesco Cossiga. Provo un gran dolore e un gran dispiacere per la perdita di un amico e di un grande personaggio politico che ha insegnato qualcosa a ciascuno di noi”, afferma il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli.”Ho appreso con profondo cordoglio la notizia della scomparsa del Presidente Emerito della Repubblica italiana, Francesco Cossiga. In questo momento, ricordo in particolare il mio predecessore al ministero dell’Interno, in anni difficili e tormentati della vita democratica del nostro Paese”. Come fa sapere il Viminale, e’ quanto si legge nel telegramma inviato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ai familiari del presidente emerito della Repubblica.Dal Pdl alla Camera arriva il cordoglio attraverso il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto: “Esprimiamo, a nome personale e di tutto il gruppo del Pdl, alla famiglia tutta e al figlio Giuseppe, il nostro piu’ profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Francesco Cossiga, una delle poche voi libere e anticonformiste nel nostro Paese, libero sempre e in ogni circostanza”.”Una notizia molto triste. Se ne vanno una persona singolare e straordinaria e una parte della nostra storia”. Cosi’ Pier Luigi Bersani ricorda la figura di Cossiga.Commosso anche il ricordo di Massimo D’Alema: “Apprendo con dolore la notizia della scomparsa di Francesco Cossiga. E’ stato un protagonista della vita democratica del nostro Paese”, dice il presidente del Copasir Massimo D’Alema. “Con lui – prosegue D’Alema – abbiamo avuto momenti di incontro così come aspri conflitti, vissuti sempre con rispetto reciproco e lealtà. In questi ultimi anni – conclude – ci ha unito un’intensa amicizia, della quale gli resterò grato”.”Scompare con Francesco Cossiga uno dei protagonisti della vita della nostra Repubblica. In lui, come in pochi altri, si sono sintetizzate le alterne vicende della politica: ha avuto grandi soddisfazioni e infinite amarezze, si e’ dimesso ed e’ risorto politicamente piu’ volte. Personalita’ anticonformista, coraggiosa e anticipatrice, la sua ‘scomodita” e’ stata coerentemente preservata in tutto il corso della sua vita”, dichiara il leader Udc Pier Ferdinando Casini, che conclude: “Per me e per tanti come me e’ stato un amico: scomodo, anche nell’amicizia ma sempre affettuoso e leale”. “Scompare con Francesco Cossiga una delle figure piu’ eminenti della storia repubblicana. Anticomunista convinto, ha pero’ sempre sinceramente rispettato i comunisti. Il piu’ delle volte lo abbiamo avuto come avversario, ultimamente – per le bizzarrie della politica italiana della cosiddetta seconda repubblica, da Cossiga giustamente mai apprezzata – lo abbiamo avuto anche come alleato. Sempre, in entrambe le vesti, duro e leale”, dichiara Oliviero Diliberto, Segretario nazionale del Pdci – Federazione della sinistra. “Aspro, non di rado asperrimo, ma lucido e mai ipocrita, lo ricordiamo -aggiunge- con rispetto. Dare oggi, a caldo, un giudizio sul suo lungo operato, e’ evidentemente impossibile. Cossiga ha infatti rappresentato nei decenni molte e diverse, talvolta contraddittorie posizioni ed interessi”. “E’ stato -prosegue- l’uomo delle leggi emergenziali, del caso Moro, della Nato e di gladio, delle picconate alla prima Repubblica, ma anche della nascita del primo governo a guida postcomunista, con i comunisti parte integrante. Un bilancio si fara’ in seguito. Ma guardandoci intorno desolati, lo ricordiamo con rimpianto, pensando -conclude- ad una politica italiana repubblicana che oggi, nel basso impero imperante, evidentemente, non esiste piu’. Alla famiglia, il cordoglio dei Comunisti italiani”.”E’ stato un grande Presidente della Repubblica. E’ stato interprete, dal Quirinale, della voglia di cambiamento di un popolo. E’ stato anche capace di chiedere scusa. E’ stato il primo ‘sdoganatore’ del Msi”. Francesco Storace ricorda Francesco Cossiga con queste parole dal suo blog www.storace.it . “Cosi’, con dolore e rimpianto -aggiunge- mi piace ricordare Francesco Cossiga, che ha lasciato questa nostra terra ed e’ volato in Cielo. Cossiga ha vissuto la fine della prima Repubblica dal colle piu’ alto e ha vissuto tra luci e ombre l’epopea della democrazia cristiana”. “Fu Pinuccio Tatarella -ricorda- un’altra straordinaria intelligenza, a portargli al Quirinale un pezzo di quel muro di Berlino che diede a quel Presidente l’occasione per chiedere scusa al Msi per le infami e ingiuste accuse rivolte ai nostri ambienti per la strage alla stazione di Bologna. Lo ricordiamo come lo straordinario picconatore di una partitocrazia affondata negli scandali degli anni ’80 e ’90. Lo celebriamo come colui che pretese la rimessa in gioco di una destra che sapesse partecipare alla politica per governare”.

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Molte e prestigiose, le onoreficenze nazionali e internazionali attribuite a Francesco Cossiga. In qualità di presidente della Repubblica, Cossiga si era fregiato del titolo di ‘Capo e Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana’, nonché di ‘Capo dell’Ordine militare d’Italia’, ‘Capo dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana’, ‘Capo dell’Ordine al Merito del Lavoro’, ‘Capo dell’Ordine di Vittorio Veneto’. Insignito anche della Gran Croce al merito della Croce Rossa Italiana, Cossiga ha ricevuto onoreficenze in tutto il mondo, durante e dopo la sua permanenza al Quirinale. Fra le più note, la Gran Croce dell’Ordine della Legion d’Onore francese e quella dell’Ordine di San Michele e San Giorgio del Regno Unito.Ma ancora più prestigiosa è l’onoreficenza del Collare dell’Ordine Piano, la più alta concessa dal Vaticano, mentre il Sovrano Militare Ordine di Malta aveva attribuito al presidente emerito il titolo di Balì di Gran Croce di Onore e Devozione. Sempre la Gran Bretagna – cui Cossiga si è sempre sentito molto vicino per formazione e cultura – gli aveva attribuito la Gran Croce dell’Ordine del Bagno, il quarto per importanza della corona britannica. Ma l’elenco delle onoreficenze concesse al presidente scomparso oggi è ancora lungo: due dalla Polonia, la Croce del Sud brasiliana e il Collare dell’Ordine del Sole del Perù, ma anche il titolo di Raja’ nell’Ordine Sikatuna delle Filippine, e quello di Grand’Ufficiale dell’Ordine messicano dell’Aquila Azteca messicana.Il Portogallo lo aveva onorato con il Gran Collare dell’Ordine dell’Infante Dom Henrique e il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine del Cristo. E ancora onoreficenze da Egitto, Giordania, Malta, Argentina, Qatar e da tutte le monarchie dell’Europa del Nord. E nell’elenco non manca neppure il titolo di Cavaliere di Gran Croce, con Placca d’Oro, decorato del Collare dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, che si fa risalire addirittura all’imperatore Costantino I.

Fonte: Adnkronos