Una ragazzina romena appena 12enne è riuscita a sfuggire alla violenza del branco grazie alle urla disperate che hanno attirato l’attenzione dei suoi familiari. In mantette per violenza sessuale aggravata sono finiti tre suoi connazionali di 20, 21 e 30 anni, arrestati questa notte dai Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante e dagli agenti del Commissariato Roma San Giovanni e Roma Appio Nuovo. Il fatto è accaduto all’interno di un immobile abbandonato e occupato abusivamente da alcune famiglie romene, in piazzale della Stazione Tuscolana. I tre, appena hanno visto che i genitori della ragazzina stavano uscendo, si sono avventati sulla giovane vittima per trascinarla in un angolo e cercare di violentarla. Ma le grida della 12enne, che cercava con ogni mezzo di divincolarsi dalla loro presa, sono state avvertite dai familiari usciti dalla palazzina solo pochi minuti prima. Immediato è stato il loro rientro. A quel punto è nata subito violenta una colluttazione tra i tre aggressori e i parenti della vittima, nel corso della quale il 20enne ha colpito e ferito alle mani la madre della vittima. Gli altri due, per evitare l’arresto dei Carabinieri e della Polizia, giunti immediatamente sul posto a seguito dell’allarme dato alle rispettive Centrali Operative, si sono procurati delle lesioni con un’arma da taglio, giudicate guaribili in 5 giorni dai sanitari dell’ospedale ”San Giovanni Addolorata”. Anche la donna è stata ricoverata presso lo stesso ospedale e ne avrà per qualche giorno. I tre, arrestati, sono stati condotti presso il carcere di Roma ”Regina Coeli” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Fonte: Adnkronos