Le ultime giornate, prevalentemente soleggiate e piacevolmente fresche per chi è restato in città, coi termometri fermi anche nella giornata di mercoledì 18 agosto a 28-29°C e temperature mattutine sotto ai 20°C (16.4°C oggi 19 agosto al Campus di Ingegneria), non devono trarre in inganno: l’estate non è affatto finita!!

A sorpresa, ma non troppo per gli esperti meteo dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, torna il caldo. “Dai modelli meteoclimatici ricevuti e post elaborati presso il nostro Osservatorio – afferma sicuro il meteorologo Luca Lombroso – si prospetta un pieno ritorno dell’estate con caldo torrido e solleone”.

Tutto questo a partire, in particolare, dal fine settimana e per gran parte della settimana seguente. Sta infatti progressivamente rinforzandosi l’anticiclone subtropicale sul bacino del Mediterraneo, che porterà una forte onda di calore al centro sud, col caldo che coinvolgerà anche il nord, inclusa Modena, dove i termometri, da domenica 22/lunedì 23 agosto e per gran parte della settimana entrante, si riavvicineranno alle punte di 33-35°C che hanno caratterizzato la prima ventina di giorni di luglio.

“Andando con ordine, però, prima del pieno ritorno del gran caldo – precisa Luca Lombroso – avremo, nella giornata di venerdì 20 agosto il passaggio di una debole onda instabile: poca roba dal punto di vista sinottico, una cosiddetta <saccatura ad onda corta>, attiva principalmente verso le Prealpi e le Alpi, ma che date le temperature in risalita già attorno ai 30-31°C potrebbe favorire qualche isolato temporale di calore anche in vicinanza del nostro Appennino”.

Questa, tuttavia, sarà solo una piccola e momentanea “ferita” nell’anticiclone africano che prenderà poi pieno possesso del Mediterraneo da sabato.

Il caldo secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena si sentirà notevolmente almeno fin verso metà della settimana prossima o quasi a fine mese “anche se ritengo difficile – dice Luca Lombroso – che venga ritoccato il valore del giorno più caldo dell’anno, ancora spettante ai 36.4°C dello scorso 17 luglio. Una punta molto elevata anche se per fortuna dopo il caldo ha allentato la morsa!”.

Nonostante ciò nel 2010 sono già 33 i giorni a Modena città con temperature oltre i 30°C, una statistica che presto comunque sarà da ritoccare al rialzo.

L’anno in corso poi continua fra grandi sbalzi ed estremi termici, con 67 giorni “anomali caldi” e 40 <anomali freddi>. Sempre spulciando le statistiche di questa annata spicca già ora, quando mancano una decina di giorni a fine mese, la straordinaria piovosità dei primi 8 mesi dell’anno: mai tanta pioggia dal 1896. Il pluviometro posto sul torrione orientale di Palazzo Ducale di Modena, dove ha sede una delle nostre stazioni di rilevamento, ha raccolto nel 2010 la bellezza di 616.2 mm. Nel 1896 furono 632.1 mm. Il record per la piovosità comunque spetta al 1850 con 689.2 mm. Oltre a questi citati le altre annate più piovose del 2010 sono state quelle del 1845, del 1853 e del 1855.

“Staremo a vedere – conclude Luca Lombroso – se arrivando a fine mese cadrà altra pioggia, così da, per usare un termine sportivo, far scalare la classifica al 2010! Ma la classica <burrasca di dopo ferragosto> pare rimandata, eventualmente, a fine mese. Consigli per prepararsi al caldo? I soliti, banali e scontanti: bere molto, mangiare cibi leggeri prediligendo frutta e verdura, evitare di uscire nelle ore più calde e non esagerare con l’aria condizionata: molto meglio il fresco naturale di un parco o del nostro Appennino.”.