Il Consigliere PDL Mauro Sighinolfi presentata oggi alla Provincia di Modena una interpellanza sulle infrastrutture del comprensorio carpigiano.

INTERPELLANZA con possibilità si dibattito

Al Presidente del Consiglio Provinciale di Modena

 

Il sottoscritto Consigliere,

premesso che tra obiettivi della Regione Emilia Romagna risulta essere sempre stato prioritario un forte coordinamento con le politiche provinciali così come previsto dal Quadro Strategico Nazionale per il 2007-2013 (QSN), nel quale sono stati a suo tempo definiti indirizzi e strategie di riferimento al fine di rendere trasparente e verificabile il contributo dei diversi strumenti e delle diverse fonti di finanziamento (comunitarie, nazionali, regionali, locali) da destinare al conseguimento degli obiettivi e delle priorità individuate all’atto della sua stesura;

preso atto che con l approvazione da parte dell‘Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna nel giugno 2008 del Documento Unico di Programmazione (DUP) si è compiuto un passo importante nella costruzione del sistema Regione;

rilevato come Il DUP si articoli complessivamente in dieci Obiettivi. I primi otto dei quali hanno carattere trasversale e sono incentrati sui temi cardine dello sviluppo regionale/provinciale e come tale documento rappresenti il risultato finale del lavoro di concertazione finalizzato ad indicare le priorità e gli interventi di sviluppo del periodo tali da costituire i riferimenti peculiari così come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n.1132 del 27/07/2007 per l’attuazione del Documento Unico di Programmazione (DUP);

atteso come tale documento, dopo una sintesi della strategia, degli obiettivi della Politica Regionale Unitaria e dei suoi contenuti descriva, nella prima parte, il posizionamento e le priorità del sistema territoriale provinciale di Modena per il perseguimento degli obiettivi da raggiungere:

rilevato ancora come tale posizionamento intenda fornire un indicazione utile circa le vocazioni ed i fabbisogni dei vari territori provinciali;

preso atto di come il quadro delle priorità indicate faccia riferimento non solo alla progettualità presente e sviluppata già su altri tavoli di programmazione, ma anche, per la parte da finanziare con i fondi FAS o altre risorse aggiuntive regionali, alle strategie degli strumenti di pianificazione presenti sul territorio;

considerato come all’interno del documento stesso si parli di una cornice programmatica condivisa tra i vari portatori di interesse locali e concertata con la Regione Emilia-Romagna,nell’ambito della quale sono indicati gli ambiti strategici, i temi prioritari ed i filoni di lavoro di futura attuazione con la precisa definizione di obiettivi, ambiti territoriali e attori;

atteso ancora come punto cardine dell’Obiettivo 5 sia quello di rafforzare la rete infrastrutturale per una mobilità sostenibile in grado di assicurare ai cittadini e alle imprese migliore accessibilità al territorio regionale e quindi a maggior ragione a quello provinciale.

rilevato come all’interno del documento stesso vengano evidenziati numerosi punti di interesse prioritario anche per quanto riguarda il territorio del comprensorio carpigiano;

interroga la Giunta per sapere:

Assetti e posizionamento del sistema

1) a che punto sia il raddoppio del binario da Modena fino ad Appalto di Soliera e la conseguente possibilità richiamata nel predetto documento di potenziare il trasporto ferroviario che interessa Modena, Carpi e Mantova;

2) Quanto sia stato fatto ad oggi e ci si proponga di fare per qualificare il trasporto pubblico su ferro, ed in particolare il raddoppio della tratta Carpi-Modena e la sua più che funzionale interconnessione con la linea Modena – Sassuolo;

3) Quali interventi di adeguamento della rete stradale esistente siano previsti in particolare nei collegamenti Carpi – Rolo – Novi, quali gli standard qualitativi previsti, quali i criteri di priorità all’interno dei vari piani di programmazione;

4) Che tipo di “gerarchizzazione”, potenziamento ed integrazione, secondo i parametri e le logiche di qualificazione e compensazione ambientale e territoriale, siano di prossima attuazione per il sistema della viabilità provinciale che interessa i comuni da Carpi e Novi di Modena e più in generale tutto il comprensorio delle Terre d’Argine;

5) Quale priorità si intenda dare al potenziamento della SP 413 e quali siano i destini delle varianti alla stessa oggi già parzialmente costruite

6) A quanto ammonti la spesa sostenuta per il “dequalificante rappezzamento” – al momento ancora in corso – della suddetta strada provinciale tra Fossoli e Novi tratto per il quale era stato a suo tempo annunciato, anche in una non lontana commissione, un suo pieno rifacimento unitamente ad una completa risagomatura della carreggiata in particolare tra Fossoli e l’incrocio con stradello Cavone/via Gruppo da attuarsi con soluzioni tecniche in grado di affrontare con efficacia i problemi strutturali per poter almeno alleviare i disagi di quanti si trovano in alternativa a percorrere la pressoché parallela via Remesina anch’essa da anni in pessime condizioni.

7) Quale destinazione abbiano trovato i 5,98 mln di euro a suo tempo destinati al potenziamento della SP 413 Romana facenti parte per 2,43 mln di euro di un finanziamento Autobrennero e, per la pressoché totale rimanenza, dei circa 40 milioni di euro stanziati per l’anno 2010 dalla Regione Emilia Romagna a favore del TRIRER, il Programma di interventi sulla rete viaria regionale.

8) Quali risposte si intendano dare alle associazioni di categoria, agli automobilisti e agli abitanti della zona che da tempo lamentano il grave stato di degrado della SP 413 che continua, nonostante i “rappezzi”, a presentare continue buche e avvallamenti pericolosi.

9) Se non si ritenga infine oltremodo necessaria l’installazione di un guard rail nel tratto della stessa provinciale Romana Nord che va dal parcheggio a fronte della trattoria La Zanzara sino all’incrocio con via Bosco in comune di Novi tratto che costeggia un ramo del diversivo Fossa Raso che ha visto, anche in epoche passate, il ripetersi di incidenti e che risulta a tutt’oggi privo di protezione nonostante gli avvallamenti del fondo stradale e la profondità del canale che in quel punto raggiunge purtroppo i diversi metri.

 

Il Consigliere MAURO SIGHINOLFI