Luoghi e “tavoli” di confronto tra Comune e commercianti esistono da sempre e hanno consentito di creare quest’anno un calendario coordinato degli spettacoli estivi e di ragionare sulle decisioni da prendere su mobilità e sosta. L’Amministrazione, inoltre, non pone limiti agli orari di apertura dei negozi in centro storico, ma non può imporli.

E’ ciò che affermano, in una dichiarazione congiunta, gli assessori comunali al Centro storico, agli Interventi economici e alla Cultura Daniele Sitta, Graziano Pini e Roberto Alperoli.

“Sulla rivitalizzazione del centro storico e, in particolare, sui temi del commercio, il Comune sta lavorando con impegno e spirito di collaborazione con le associazioni dei commercianti e le strutture societarie che li rappresentano, come Modenamoremio e Modenatur”, affermano gli assessori. “Il tema è certamente complesso e nessuno ha ricette miracolose, anche a causa di una crisi economica che riduce il potere di spesa sia dei modenesi che dei turisti. Le attività realizzate in accordo con le associazioni stanno portando risultati positivi. Quest’anno, per esempio, eventi e spettacoli estivi hanno avuto un calendario coordinato e di buona qualità che, nonostante le minori risorse rispetto al passato, ha portato in vari luoghi del centro un numero molto elevato di persone. L’estate modenese 2010, del resto ancora in corso, è stata un successo e questa ci sembra una strada da perfezionare e da percorrere.

Sui temi della mobilità e della sosta (per esempio City pass e City porto) è aperto da tempo un tavolo che ha portato e porterà ad assumere decisioni dopo un ampio confronto che tenga conto delle esigenze dei commercianti – proseguono Sitta, Pini e Alperoli – mentre sugli orari degli esercizi commerciali, l’obiettivo del Comune è che Modena sia sempre più in grado, con aperture adeguatamente allargate, di offrire servizi ai cittadini che vivono e lavorano in centro storico e ai turisti in visita.

Non abbiamo mai posto limiti agli orari di apertura in centro, ad eccezione della chiusura notturna dei pubblici esercizi per motivi di rispetto della quiete pubblica, ma è evidente che non possiamo imporre allargamenti di orario, che possono avvenire solo con l’accordo degli operatori, soprattutto quando sono riuniti in consorzio. Continueremo ad essere disponibili al confronto su questo tema – concludono i tre assessori – ma è bene che i cittadini sappiano che la decisione di allargare la fascia di apertura del mercato coperto di via Albinelli non può essere decisa dal Comune con un atto di imperio”.