“A Jafar Panahi non deve essere impedito di partecipare alla prima proiezione del suo film, che verrà presentato domani in prima mondiale a Venezia: un lavoro che tocca i temi dei diritti e della tolleranza, e che per questo come Regione Emilia-Romagna abbiamo deciso di sostenere anche con un nostro contributo. Vietare al regista di uscire dal proprio Paese, sarebbe nei suoi confronti e agli occhi di tutti una grave violazione di una libertà fondamentale, di fronte alla quale nessuno può tacere”.

Così l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, ha commentato l’evolversi della situazione in Iran, dove le autorità hanno finora negato al regista Panahi, che presenta alla Mostra cinematografica di Venezia il suo cortometraggio “The accordion” (“La fisarmonica”), un visto per venire in Italia. Panahi, “Leone d’oro” nel 2000 a Venezia e “Orso d’argento” a Berlino nel 2006, era stato arrestato in marzo e poi rilasciato dopo tre mesi su cauzione, con l’accusa di stare girando un film sulle manifestazioni dell’Onda Verde, contro il regime di Teheran.

“Ci uniamo all’appello di quanti, nel mondo della cultura ma non solo – conclude Mezzetti, che sarà domani presente alla proiezione – si rivolgono in queste ore alle autorità iraniane, affinchè sia consentito a questo grande artista non violento di portare la propria voce alla Mostra di Venezia”.