Prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni apparse sulla stampa da parte del decano dei volontari della Festa del Pd, che sottolineava l’eccessivo numero di ristoranti presenti all’interno della festa e dei loro prezzi davvero cari e rimarcava la necessità di rivedere il “format” ristorativo della festa stessa, Luca Marchini, Presidente dei ristoratori di Fipe Ascom Confcommercio, accoglie con favore le considerazioni del responsabile dei volontari. “E’ indubbio che la festa del PD con la sua grande offerta ristorativa che propone costituisca, per i ristoratori, una seria forma di concorrenza, infatti il mese di settembre notoriamente non è un mese di “calma” per i ristoranti, concorrenza che molti sostengono sleale, in quanto non sempre sono garantite eguali condizioni per l’apertura ma soprattutto per l’esercizio quotidiano dell’attività.

Partendo da questo presupposto Marchini propone di aprire un tavolo di confronto per cambiare la normativa regionale sulla somministrazione in caso di eventi e sagre, limitando il periodo di ristorazione completa a circa un terzo della durata, per la festa del PD a 10 gironi anziché i 30 previsti, restando comunque sempre attiva la ristorazione “primaria” quella classica da eventi, con ticket da 10 euro, come quella proposta dal decano dei volontari. Questo – continua Marchini – differenzierebbe l’offerta ristorativa e soprattutto la caratterizzerebbe in occasioni di eventi specifici, magari con l’intervento a tema di vari ristoratori del territorio che si alternerebbero nella presentazione di piatti e specialità, affiancando alla ristorazione primaria una di qualità.

Questa proposta, conclude Marchini, potrebbe essere un primo passo affinché gli eventi e le manifestazioni, come anche la Festa del PD, possano davvero costituire un reale valore aggiunto per l’economia modenese mediante una differenziazione ed integrazione dell’offerta ristorativa della città, consentendo a tutti gli esercizi di espletare la propria funzione , senza lasciare ombre e sospetti di concorrenza sleale, permettendo a Modena di acquisire anche nel campo turistico una sua attrattiva”.