Modena per alcuni giorni diventa il crocevia nazionale per conoscere gli sviluppi ed i contributi che la ricerca in campo elettrochimico stanno apportando al progresso tecnologico.

Grazie, infatti, al Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia la città si prepara ad accogliere tra il 5 ed 10 settembre tutti i più importanti studiosi italiani di elettrochimica, che parteciperanno al tradizionale appuntamento organizzato dalla Divisione di Elettrochimica e di Elettrochimica per il Recupero Ambientale della Società Chimica Italiana e dal gruppo TERSI dell’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica – AIDIC.

Il convegno “Giornate dell’Elettrochimica Italiana”, che vede la partecipazione di decine di autorevoli rappresentanti del mondo accademico ed una folta presenza di dottorandi e giovani ricercatori, sarà arricchito dall’arrivo anche di alcuni noti scienziati stranieri, tra cui: Katharina Krischer, professore alla TUM – Technische Universität München, allieva del premio Nobel per la Chimica Gerhard Ertl; Abderrahmane Tadjeddine, direttore di ricerca CNRS presso il Centro Universitario Parigi Sud; Peter Hildebrandt, professore presso la Technische Universität Berlin, e Steen Uttrup Pederesen, professore associato presso l’Università danese di Aarhus

Durante queste giornate modenesi, che si apriranno ufficialmente domani, domenica 5 settembre, alle ore 18.00 con la registrazione dei partecipanti ed un cocktail di benvenuto presso il Palazzo del Rettorato (via dell’Università 4) a Modena e che godono del patrocinio del Comune e della Provincia di Modena, verranno toccati, partendo da aspetti fondamentali dell’elettrochimica, diversi temi tipici della ricerca di base. Allo stesso tempo sarà dato molto spazio all’uso delle tecniche elettrochimiche nella progettazione e produzione di nuovi materiali e di applicazioni nanotecnologiche.

Il programma, che proseguirà presso la sede del Dipartimento di Chimica (via Campi 183) nella zona del Campus Universitario scientifico di Modena, è articolato secondo mini simposi, i quali avranno come denominatore comune l’attenzione verso l’interazione università-industria, consentendo di parlare di argomenti di ricerca più specifici come lo sviluppo di batterie per veicoli ad autotrazione (lunedì 6 settembre), dell’elettrodeposizione, della galvanica (martedì 7 settembre) e della sensoristica (mercoledì 8 settembre).

“Gli elettrochimici e gli ingegneri elettrochimici italiani – aggiunge il prof. Claudio Fontanesi, dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, promotore di questo appuntamento – avranno inoltre un’occasione di confronto molto importante ed attuale circa l’uso dell’elettrochimica per il recupero ambientale, in particolare della degradazione di inquinanti, del monitoraggio dell’ambiente e di corrosione e anticorrosione”.

La giornata di ERA – Elettrochimica per il recupero Ambientale si svolgerà a partire dalle ore 14.30 di giovedì 9 settembre, dopo che nella mattinata saranno state effettuate le premiazioni dei migliori studenti e dottorandi nel campo dell’elettrochimica.

Per informazioni e la consultazione integrale del programma consultare il sito: http://www.geiera2010.unimore.it