Non potrà più avvicinarsi alla propria ex moglie, né farsi trovare nei pressi dell’abitazione della stessa o del suo posto di lavoro. Nei giorni scorsi il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Modena titolare dell’indagine, ha inoltrato al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modena la richiesta di emissione di una ordinanza di custodia cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nell’ambito di una vicenda relativa a due ex coniugi, con il marito indagato per danneggiamento, violazione di domicilio e comportamenti molesti e persecutori nei confronti della donna.

Il Gip ha accolto la richiesta del PM, disponendo la misura cautelare personale coercitiva ai sensi degli artt. 272 e seguenti e 282 ter del codice di procedura penale, per i delitti di cui agli artt. 612 bis e 635, co. 2 n. 3 del codice penale.

La vicenda ha avuto inizio nel mese di giugno 2010, quando un cittadino italiano originario della provincia di Foggia e residente a Modena, utilizzando le chiavi dell’appartamento in cui risiede la ex moglie con uno dei figli avuti dall’unione coniugale (durata ventidue anni), si era introdotto all’interno dello stesso spintonando la malcapitata. Questa, impaurita dall’ira dell’ex marito, contattava la linea di soccorso pubblico “113” riferendo di essere stata picchiata. L’intervento degli agenti della Squadra Volante permetteva di chiarire l’uomo l’aveva, come detto, soltanto spintonata.

Dopo circa un mese l’uomo si rifaceva vivo, danneggiando la vettura della ex moglie, parcheggiata nelle vicinanze del posto di lavoro. Non contento, sempre nella medesima giornata e sempre utilizzando il mazzo di chiavi di uno dei tre figli, l’uomo si era introdotto all’interno dell’appartamento danneggiando tutti gli elettrodomestici, tagliando i cavi elettrici ed tubi di scarico degli stessi, ed otturando lo scarico della doccia.

Poiché si trattava di soggetto che conosceva le abitudini di vita della ex moglie, approfittando spesso della circostanza per incontrarla e recarle dispetto ingiuriandola e danneggiando, come detto, i beni mobili ed immobili nella disponibilità della stessa, considerato che tali condotte sono idonee a procurare quel serio turbamento nella vittima e quello stato d’ansia che la donna ha sempre lamentato, oltre al fondato timore per la propria incolumità, l’uomo veniva denunciato e, al termine delle indagini, è stata adottata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex moglie, nonché all’abitazione e al posto dove la stessa presta la propria attività lavorativa.

Il provvedimento è stato eseguito il 9 settembre 2010 dagli investigatori della III Sezione della Squadra Mobile in collaborazione con gli operatori della Squadra Volante.