In maniera diretta o indiretta, l’Assessore Sitta ammette che qualcosa nei progetti dell’Architetto Botta non andava. Dopo inserimento della finestra nella fontana in piazza Mazzini, per evitare l’effetto muro proprio davanti alla sinagoga, adesso l’aggiunta di più verde in piazza Matteotti. Vogliamo dire finalmente che queste idee di rifacimento delle piazze non sono piaciute ai cittadini? Che riqualificare non vuol dire stravolgere, ma spesso solo tenere in ordine con qualche modifica per rendere più fruibili gli spazi? Adesso cominceremo col tira e molla delle modifiche per evitare di scontentare la città. MI chiedo, con quali costi di progettazione aggiuntivi?

E poi si riparla di cambio di destinazione d’uso del terreno dell’ex consorzio agrario: Sitta forse finge di non ricordare che un palazzo con piccoli negozi, spesso di dubbia legalità, c’è già in zona, si chiama Errenord. Vorrei sapere se una riflessione seria sul quali esercizi commerciali ospitare in zona è stata fatta, e se quello che serve a questa area è un altro palazzone, e altri negozietti.

Insomma i programmi di quest’autunno dell’assessore sembrano orientati pervicacemente a perseguire idee che non piacciono alla città. Chissà che dopo l’esempio della piscina al Parco Ferrari, su questioni come Via Cesana, Via Cannizzaro ed affini, non si passi prima o poi a fare istruttorie pubbliche più spesso. Un buon modo di tastare il polso alla città, per una giunta un po’ a corto di feeling col suo stesso elettorato.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)