Il Consiglio comunale di Reggio ha respinto la mozione di iniziativa popolare, illustrata questo pomeriggi in sala del Tricolore da Omar Goldoni e Nadia Borghi, con cui i firmatari chiedevano di istituire nuovamente un tavolo di confronto per apportare modifiche al sistema di raccolta dei rifiuti oggi applicato nel territorio della ex Settima Circoscrizione. La richiesta è stata respinta con 20 voti contrari (Pd, Sev, Reggio5stelle), 15 voti favorevoli (Pdl, Lega, Udc, Città Attiva).

Sullo stesso argomento il Consiglio comunale ha invece approvato un ordine del giorno sottoscritto dai gruppi Pd e Sinistra e Verdi per il proseguimento “nella zona urbana del territorio della ex 7^ Circoscrizione dell’attuale modalità di raccolta domiciliare spinta, facendola evolvere progressivamente verso un sistema ad ecopunti dedicati, attraverso una progettazione che tenga stretti rapporti con la Circoscrizione e i cittadini, escludendo il ritorno ad un sistema a cassonetti stradali tradizionali”.

Il documento – approvato con 21 voti a favore (Pd, Sev), 15 voti contrari (Pdl, Lega, Udc, Città Attiva, Reggio 5 stelle) e un’astensione (consigliere D’Andrea- PD) – chiede inoltre alla giunta di “proseguire nella diffusione di un sistema di raccolta integrato, flessibile ed economicamente sostenibile, che consenta di raggiungere gli obiettivi fissati dalle normative europee, nazionali e dal Ppgr, attraverso l’orientamento della progettazione esecutiva del nuovo sistema di raccolta differenziata in area urbana, alla creazione, ovunque possibile, di ecopunti e oasi ecologiche dedicate, in modo da creare un rapporto diretto tra il cittadino e le modalità di smaltimento del proprio rifiuto; la verifica della possibilità di introdurre nel futuro sistemi tecnologici e tariffari che risultino premiali rispetto ai comportamenti virtuosi dei cittadini; un’eventuale estensione del sistema domiciliare, ove opportuna, anche ad altre zone che per caratteristiche urbanistiche e del territorio lo permettano; un percorso che verifichi con continuità la compatibilità tra risultati e ricadute economiche e sociali”.

L’intervento del Sindaco Delrio

“Il porta a porta è una delle strategie del nostro sistema di raccolta dei rifiuti, un sistema misto di successo che porta ad alti livelli di differenziata e ci permette di mantenere tariffe tra le più basse in Italia. È un sistema che non sconfessiamo perché funziona: lo praticano oltre 50mila abitanti, tanti quanti gli abitanti di Mantova o Siena”. Lo ha affermato il sindaco Graziano Delrio oggi in Consiglio comunale intervenendo in merito alla mozione di iniziativa popolare presentata da Omar Goldon e Nadia Borghi per chiedere modifiche al sistema di raccolta oggi applicato nel territorio dell’ex Settima Circoscrizione.

“La nostra città è oggi al primo posto in Italia, tra quelle di maggiore dimensione, come percentuale di raccolta differenziata. Siamo un esempio per molte città emiliane, come Ravenna che ha copiato il nostro modello – ha detto il sindaco – Con questi risultati vogliamo continuare a promuovere la raccolta differenziata e abbiamo impostato un sistema misto, a corona, così come prevedeva la delibera del 2007, con tre modelli differenti, a seconda del territorio, perché abbiamo sperimentato che nelle zone densamente abitate il porta a porta è molto più difficile da applicare”.

“Noi crediamo nel porta a porta e continueremo a promuoverlo dove ci sono le condizioni, come avviene oggi nella zona di Santa Croce, perché funzioni e sia economicamente sostenibile – ha proseguito il sindaco – Ma è vero che, in questo momento, diffondere la raccolta porta a porta avrebbe significato un aumento dei costi molto elevati. Abbiamo quindi optato per ecopunti dedicati dove raccogliere cinque frazioni, anziché a due. Questo non significa il ritorno ai cassonetti stradali, come viene erroneamente detto, ma proporre soluzioni più gestibili ed economicamente più vantaggiose. Credo che questo sia apprezzato dai cittadini, perché con questa soluzione abbiamo evitato di incrementare le tariffe.

Non ce la facciamo a fare di più in questo periodo, ma piuttosto che stare fermi, andiamo avanti. Puntiamo quindi sull’obiettivo di raggiungere il 65% di differenziata, non in modo ideologico, ma con un sistema integrato e facendo educazione e informazione capillare. L’estensione sarà occasione per una campagna di informazione che coinvolgerà oltre 70mila persone. Se però la raccolta degli ecopunti non sarà adeguata, se non sarà di qualità, valuteremo un sistema differenziato spinto”.

“Siamo impegnati con Provincia, azienda e Ato per studiare forme premianti per chi fa la differenziata – ha inoltre detto il sindaco – ma a Reggio non c’è un problema di tariffe alte, rispetto ad altre città, perché sono tra le più basse”.

Quanto all’impiantistica, ha concluso il sindaco “il Tmb, l’impianto di Trattamento meccanico biologico, è considerato un impianto di smaltimento dalla Commissione europea e quando sarà in funzione, come già ho avuto modo di illustrare, l’impianto di Cavazzoli verrà chiuso”.