Il Rettore e i Presidi dell’Università di Bologna hanno elaborato oggi un documento da proporre al Senato Accademico nella seduta del 24 settembre prossimo nel quale “si ritiene opportuno promuovere, a partire dal 27 settembre, una settimana in cui l’intera comunità universitaria dia luogo a momenti alti di confronto sui temi fondamentali relativi alla natura e al destino dell’universita’ in questo momento oggetto di riforma, dei quali i Ricercatori si sono fatti portatori e che sono fonte di preoccupazione per l’intera comunità accademica”.

Tale confronto – spiega una nota dell’ateneo bolognese, in questi giorni al centro di polemiche per la protesta dei ricercatori e per le ipotesi di una loro sostituzione con contrattisti a termine – si concretizzerà in incontri di tutta la comunità universitaria secondo modalita’ che saranno discusse e definite dal Senato Accademico e che potranno anche prevedere la sospensione dell’attivita’ didattica. “E’ importante – sottolinea il documento approvato dal rettore e dai presidi – che questa riflessione avvenga in questi giorni, nell’imminenza di una discussione parlamentare da cui dipende la riforma del sistema universitario pubblico e a fronte di un taglio indiscriminato e insostenibile delle risorse che rischia di compromettere lo stesso ruolo dell’università. Forte dei contributi e delle iniziative realizzate in questa settimana, l’Ateneo intende agire all’interno della CRUI, e rappresentare al Governo e al Parlamento la reale situazione dell’università, avanzando proposte di natura sia finanziaria sia normativa. Affinche’ il confronto non si esaurisca nell’emergenza di questi giorni, l’Ateneo intende inoltre mantenere un dialogo costante con i Ricercatori, ai quali va il riconoscimento di tutte le componenti accademiche per l’impegno con cui contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi formativi e scientifici dell’Università, al fine di trovare forme condivise per il proseguimento della riflessione e delle attività, nella comune volonta’ di tutelare al meglio il fondamentale diritto degli studenti al regolare svolgimento dell’anno accademico”.