Trent’anni di carriera di pittore, importanti tappe come la Biennale di Venezia e numerosissime mostre personali e collettive in Italia e in tutto il mondo, una pittura sapiente, dove il colore afferma la propria presenza tra le forme dell’opera e le forme naturali: tutto questo è Davide Benati, uno degli artisti reggiani, di valenza internazionale, più amati e stimati.

Venerdì 24 settembre 2010 alle ore 18, a Reggio Emilia, nella Biblioteca delle arti (piazza della Vittoria, 5) Davide Benati presenterà con Sandro Parmiggiani e Paola Gribaudo, curatrice della collana Artisti del nostro tempo di Skira, la recentissima monografia pubblicata dalla casa editrice. Il volume (edizione bilingue) offre una panoramica esaustiva su trent’anni di attività, dagli esordi alla fine degli anni settanta alle opere recenti. I testi che accompagnano i vari periodi del lavoro di Benati sono di Cristina Comencini, Walter Guadagnini, Flaminio Gualdoni, Sandro Parmiggiani, Antonio Tabucchi.

L’incontro costituisce una importante anticipazione della mostra dedicata ai trent’anni di carriera del pittore che sarà inaugurata il 15 ottobre in diverse sedi della città: i Chiostri di San Domenico, la Sinagoga e la Galleria Parmeggiani, la Biblioteca Panizzi.

Nato a Reggio Emilia il 23 febbraio 1949, Davide Benati frequenta il Liceo artistico di Modena e, successivamente l’Accademia di Brera a Milano, dove è stato titolare delle cattedre di anatomia e di pittura. Oggi insegna anatomia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra personale d’esordio è, nel 1972, alla Galleria II Giorno di Milano; il suo curriculum espositivo, già significativo negli anni settanta, anni intensi di ricerche e di sperimentazioni, si arricchisce, negli anni ottanta, di mostre personali e di partecipazioni ad esposizioni di gruppo di particolare rilievo e prestigio, anche internazionali; nel 1982 è invitato alla Biennale di Venezia, dove tornerà, nel 1990, con una sala personale; nel 1986 è invitato alla Quadriennale di Roma; mostre antologiche pubbliche, a lui dedicate si tengono nel 1989 alla Galleria Civica di Modena (con un racconto in catalogo di Antonio Tabucchi) e nel 1992 ai Musei Civici di Reggio Emilia (con un saggio in catalogo di Luciano Caramel).

Significativo è pure l’elenco delle partecipazioni a importanti rassegne di gruppo (“Anni Ottanta” a Bologna e la III Triennale Internazionale al Kunsthalle di Norimberga nel 1985, “Dopo il concettuale” a Trento, “Itinerari di arte contemporanea” a Lisbona nel 1986, Biennale Internazionale de II Cairo nel 1995), e delle mostre personali in gallerie private italiane e straniere (Anversa, Stoccolma, Amburgo, Zurigo, Parigi, New York). Attualmente lavora con la Galleria Marlborough Monaco.