Un albero che, prendendo la forma di una mano aperta, racconta l’atteggiamento responsabile dell’uomo che si prende cura del suo mondo. E’ questo il soggetto dell’ultima campagna pubblicitaria lanciata da Hera con l’intento di comunicare la propria idea di sostenibilità e di raccontare l’impegno quotidianamente speso al servizio del territorio, della comunità locale e delle generazioni future.

In affissione dal 27 settembre nelle 6 province dell’Emilia-Romagna, dove tutti i giorni l’azienda eroga servizi di pubblica utilità a oltre 3 milioni di persone, la nuova campagna trasmette un messaggio incisivo: “Facciamo meglio quel che è bene”, frase che racchiude in sé il carattere distintivo di un’impresa che vuole agire in modo responsabile e sostenibile per tutti i suoi interlocutori.

Per Hera, infatti, non basta fare le cose giuste, ma bisogna farle, insieme al territorio, al meglio delle proprie possibilità, producendo, ad esempio, energia derivata per il 63% da fonti rinnovabili, raccogliendo 5 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno avviandone il maggior quantitativo possibile al recupero, fornendo acqua di qualità con perdite di rete ridotte al 25% rispetto alla media nazionale del 34%. Obiettivi raggiunti da Hera anche grazie a un sistema di incentivi per i manager basato sulle Balance Scorecard, che misurano ogni anno il raggiungimento di risultati collegati a progetti ecosostenibili.

Dopo la campagna istituzionale lanciata ad aprile, quella commerciale in affissione a maggio e l’ultima, dedicata nel mese di luglio a promuovere e incentivare la raccolta differenziata dell’organico, la nuova campagna sulla sostenibilità prosegue il sodalizio fra il Gruppo Hera e l’agenzia milanese ‘Progetti Nuovi’ fondata e diretta da Anna Maria Testa, firma nel panorama pubblicitario italiano che è sinonimo di innovazione, approccio strategico, studio e ricerca di messaggi che rendano la comunicazione immediata e fruibile da parte di tutti.