Per garantire il rispetto del patto di stabilità, il Comune di Modena vende alla Fondazione cassa di risparmio di Modena azioni Hera per un valore complessivo di 16 milioni 667 mila euro in due anni: 10 milioni nel 2010 e il resto nel 2011. Lo ha deliberato la Giunta comunale, riunita in Municipio nella serata di oggi, che ha contestualmente dato il via libera al direttore generale per la sottoscrizione del contratto di compravendita delle azioni e per tutti gli adempimenti necessari. L’alienazione è prevista dal bilancio pluriennale 2010-2012, approvato dal Consiglio comunale l’8 febbraio scorso, e riguarda titoli fuori patto, cioè liberi da vincoli, per 11 milioni 872 mila 804 (l’1,0648% del capitale sociale della Spa).

“L’incasso di 10 milioni di euro entro la fine del 2010 è necessario per il rispetto del patto di stabilità voluto dal Governo – spiega il sindaco Giorgio Pighi – e la vendita di azioni Hera è l’unica che soddisfa contemporaneamente tutte le esigenze del Comune in termini di dimensione, liquidabilità e mancanza di vincoli legali alla cessione. La nostra partecipazione in Hera resta comunque molto rilevante e non modifica il peso del Comune di Modena nel determinare la governance dell’azienda”. La quota più cospicua della partecipazione comunale in Hera è, infatti, detenuta attraverso Hsst-Mo Spa, che possiede il 12,5205% del capitale sociale di Hera e nella quale il Comune partecipa con una quota pari al 73,1464%.

“In occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2010, il Consiglio comunale ha dato l’indirizzo di vendere partecipazioni mobiliari per 10 milioni di euro al fine di rispettare il patto di stabilità”, ricorda il sindaco. “La direzione generale del Comune ha quindi selezionato un intermediario finanziario attraverso una procedura trasparente. Sono state invitate dieci società di advisor di rilievo nazionale e, tra queste, è stata selezionata quella che ha offerto le condizioni migliori, Rothschild Spa, cui è stato dato il mandato di analizzare le partecipazioni e proporre le azioni da alienare, individuate nei titoli fuori patto di Hera. Abbiamo così dato mandato di contattare possibili acquirenti a livello locale e nazionale – prosegue Pighi – ponendo due condizioni fondamentali: la massimizzazione del prezzo complessivo di cessione tenuto conto delle condizioni di mercato e la possibilità di poter conservare in capo al Comune una quota significativa dei dividendi 2010 e anche una piccola quota dei dividendi 2011”.

Il percorso di vendita dei titoli ha richiesto la massima riservatezza, anche in considerazione della specifica normativa che riguarda le società quotate in borsa, e le migliori condizioni sono state offerte dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena.