Domani, 5 ottobre, ci sarà l’inaugurazione dell’anno accademico: un rito che ogni anno assume sempre più importanza, poiché coinvolge studenti e docenti dell’università di Bologna interessati a conoscere le novità dell’offerta formativa e le eccellenze della Facoltà di Scienze Motorie.

A partire dalle ore 09.00 nell’aula Prodi presso il Complesso monumentale San Giovanni in Monte a Bologna si alterneranno gli interventi del magnifico rettore Ivano Dionigi, del preside della Facoltà di Scienze Motorie Prof. Carlo Bottari, cui seguirà la lezione magistrale del Prof. Angelo Varni, ordinario di storia contemporanea presso l’Ateneo bolognese, dal titolo Alle origini di una dimensione sportiva nell’Italia post risorgimentale. Concluderanno la giornata gli interventi del Prof. Fabio Roversi Monaco, presidente della fondazione Carisbo, e del Prof. Vilberto Stocchi presidente della Conferenza dei presidi delle Facoltà di Scienze Motorie. All’interno dell’evento verrà presentato il volume Progettare il benessere: una storia che viene da lontano, a cura di Paola Rubbi e Carlo Bottari.

In occasione dell’ inaugurazione dei corsi abbiamo intervistato il preside della Facoltà di Scienze Motorie, il Prof. Carlo Bottari.

Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno accademico, quali sono le novità che Unibo ha apportato per migliorare il servizio verso i suoi studenti?

Quest’anno con la collaborazione degli studenti si è migliorato il progetto Tutor, ovvero sono state intensificate le attività di tutorato individuando appositi Tutor per facilitare gli studenti nella preparazione degli esami. Un’ ulteriore novità sono i Tutor esterni che approfondiscono tematiche di particolare interesse per gli studenti all’interno dei vari corsi. Inoltre aspettiamo con ansia la ristrutturazione della palestra Record e l’inizio dei lavori per la nuova sede della Facoltà.

Quali sono o dovrebbero essere gli interessi e le inclinazioni dei nuovi iscritti della facoltà di Scienze Motorie?

Gli interessi che dovrebbe avere un laureato in Scienze Motorie sono molteplici. Innanzi tutto la passione per lo sport è ovvio ma non solo, ricordiamo che la Facoltà offre molte possibilità in campo lavorativo oltre quelle dell’allenamento. Esiste poi il settore della preventiva e adattata che permette di lavorare sugli anziani al fine di prevenire le patologie che colpiscono questa fascia – ingente – di popolazione.

Quindi passione per lo sport, assistenza, benessere… sono tante le opportunità di lavoro per i nostri studenti; infatti in Emilia Romagna esiste l’obbligo della presenza di laureati in Scienze Motorie all’interno delle strutture di cui abbiamo parlato, per migliorare il rapporto con l’utenza.

La Facoltà di Scienze Motorie prevede un tirocinio curriculare, ritiene che sia un utile strumento per accompagnare gli studenti nel mondo del lavoro o si potrebbe fare di più? e se si, che cosa?

Sicuramente si può fare di più: mentre il percorso di studi universitario sperimenta vari percorsi, l’industria invece non si è ancora resa ben conto di cosa vuol dire rapportarsi con le Facoltà di Scienze Motorie. La Romagna è il solo territorio all’avanguardia in cui il laureato, ancor prima di terminare gli studi, ha molte proposte di lavoro.

In molti casi invece il laureato della nostra Facoltà è ancora visto come un prosieguo del diplomato Isef, mentre in realtà è molto di più e molto altro.

Nella facoltà che lei presiede si accede attraverso un test d’ingresso, da quando è stato introdotto ad oggi, questo strumento ha permesso una buona selezione degli iscritti?

Il boom delle iscrizioni ai test d’ingresso per il nostro corso di laurea quest’anno è stato fortissimo: ricordiamo un più 27% per la sede di Bologna e un più 35% per la sede di Rimini, sicuramente questo strumento ci ha permesso di selezionare gli studenti più motivati e di conseguenza ci offrirà in futuro un laureato più preparato.

(Stefano Martelli, Ordinario di Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze motorie, Delegato del Preside per la Comunicazione sportiva)

La Facoltà di Scienze motorie e la sua offerta formativa

La Facoltà di Scienze motorie di Bologna è attiva dal 1999. Tra le prime in Italia, ha trasformato il precedente I.s.e.f. (Istituto superiore di educazione fisica) in un vero e proprio percorso formativo universitario, che unisce le discipline scientifiche alle tecniche e pratiche sportive, e che si snoda nei due livelli previsti dalla recente riforma didattica dell’Università italiana. La Facoltà, cui si iscrivono studenti in numero programmato non solo dall’Emilia-Romagna, ma anche da molte altre regioni italiane e da paesi esteri – tra cui Albania, Argentina, Cina, Senegal, ecc. – ha una sede centrale a Bologna (215 posti per le matricole ogni anno) e una distaccata a Rimini (110 posti).

Le Scienze motorie comprendono un ampio campo di discipline aventi per obiettivo la conoscenza del corpo umano in movimento in tutti i suoi aspetti: dalle basi biologiche della motricità, alle tecniche di allenamento negli sport; dalle attività fisiche praticate a scopo ludico, a quelle mirate al ripristino e al mantenimento della forma e della salute fisica; dal raggiungimento di elevati livelli di prestazione nell’agonismo, al mantenimento o al recupero della motricità sia nei soggetti normali sia in persone anziane ovvero portatrici di handicap. In questo campo sono inoltre incluse tutte quelle conoscenze collaterali necessarie all’educazione alla motricità e all’organizzazione socio-economica delle attività e degli eventi sportivi.

La finalità della Facoltà di Scienze Motorie è quella di acquisire e trasmettere conoscenze approfondite nei vari campi delle attività motorie dell’uomo, per far fronte alla sempre maggiore richiesta da parte della società di competenze professionali sul wellness.

L’obiettivo specifico della Facoltà è quello di preparare atleti, manager, educatori, ricercatori e professionisti di livello universitario impegnati in attività finalizzate al raggiungimento e al mantenimento delle migliori condizioni di benessere psico-fisico della popolazione nei vari ambienti, così come quello di sostenere le attività sportive a livello agonistico e competitivo.

L’offerta formativa della Facoltà di Scienze Motorie è stata profondamente rinnovata, sia negli aspetti organizzativi, sia di contenuto, con l’istituzione di nuovi corsi di studio; le principali novità nel prossimo A.A. 2009-2010 saranno le seguenti:

i) a Rimini, già sede distaccata, dal prossimo ottobre sarà attivata la nuova Laurea Magistrale in Management delle Attività motorie e sportive, la quale completa l’offerta formativa, già innovata nell’ottobre scorso con l’apertura del nuovo Corso di Laurea in Attività Motorie per il Benessere ed il Tempo Libero;

ii) a Bologna resterà il Corso di Laurea in Scienze Motorie, però profondamente ristrutturato negli insegnamenti e nei contenuti.

Al termine dei rispettivi trienni i laureati possono iscriversi a uno dei seguenti Corsi di Laurea Magistrale, con sede a Bologna i primi due, e a Rimini il terzo:

a) Scienze e Tecniche dell’Attività Motoria Preventiva e Adattata;

b) Scienze e Tecniche dell’Attività Sportiva

c) Management per le Attività motorie e sportive

Dati statistici sul gradimento della Facoltà da parte degli studenti

Secondo i risultati dell’ultima indagine condotta dal Consorzio AlmaLaurea, che da anni monitora l’inserimento professionale sia dei laureati dell’Università di Bologna AMS, sia quello dei laureati presso le altre Università italiane, la Facoltà di Scienze motorie è tra le più apprezzate nell’Ateneo. Il 69,3% dei laureati risulta infatti complessivamente soddisfatto del proprio corso di studi, contro una media nazionale del 55,2%.

Il livello di soddisfazione dichiarato da chi si è laureato nel 2007 in Scienze Motorie a Bologna è elevato: chi ha risposto al questionario Almalaurea (88 su 121 per le lauree triennali; 15 su 23 per le lauree specialistiche) dà un giudizio sulla Facoltà decisamente positivo, sia rispetto a chi si è laureato in altre sedi, sia rispetto ai laureati triennali delle altre Facoltà di Bologna. I punti salienti sono i seguenti:

L’età media dei laureati a Bologna è di 25,1 anni rispetto una media generale degli atenei italiani di 25,0 anni; per quanto il 28, 9% dei nostri laureati ha meno di 23 anni contro una media degli altri atenei del 25,9%. Il punteggio medio degli esami è del 25,9% rispetto ad una media nazionale del 25,2 %; il voto medio di laurea è 99,3 punti contro una media nazionale di 99,6.

Riguardo alla regolarità degli studi, il 39,7% dei laureati della Facoltà erano studenti in corso, contro il 38,5% delle altre sedi; e la durata media degli studi è di 4,2 anni a fronte di un complessivo degli atenei che si attesta su 4,4 anni. Si tratta di studenti che per il 70,5% hanno frequentato regolarmente più del 75% dei corsi previsti (rispetto ad una media generale del 71,7%) e che nel 4,5% dei casi hanno studiato all’estero con progetti Socrates/Erasmus o altri Programmi dell’Unione Europea (contro una media nazionale del 3,2%).

Altro dato da mettere in rilievo è che il 94,8% dei laureati ha svolto in varia forma attività lavorativa durante il corso di studi, contro l’81,0% delle altre sedi.

In questo quadro gli intervistati si dichiarano decisamente soddisfatti del corso di studi, tanto da considerare favorevolmente l’idea di iscriversi nuovamente all’Università, frequentando lo stesso corso nel medesimo Ateneo per il 67%, contro una media nazionale del 59,5%.

Inoltre, come emerge dall’XI Indagine sulla condizione occupazionale e formativa dei laureati sempre effettuata dal Consorzio AlmaLaurea (2008), i laureati in Scienze Motorie ad un anno dalla laurea risultano occupati per il 41,4%, per il 28,1% lavorano e sono iscritti alla Specialistica, per il 19% sono iscritti alla specialistica a fronte di una media nazionale rispettivamente del 32, 5%, 15,8%, 41,6%.