Come ho avuto già modo di dire nei giorni scorsi, la logica della spartizione di poltrone della Fondazione Cassa di Risparmio, seguita dai nostri amministratori locali è davvero antidemocratica e lungi dall’essere meritocratica. Il Sindaco e il Presidente della Provincia hanno seguito logiche spartitorie fra i partiti andati delusi nel giro di poltrone della giunta, e comunque attingendo solo a personalità legate alla maggioranza. Le minoranze infatti sono rappresentate… sono i partiti di minoranza dello schieramento di sinistra. E solo quelle!

Nessuna considerazione per l’opposizione che rappresenta il 49,9% dei votanti alle ultime amministrative, a Modena, e il 47% a livello provinciale. Nessun rappresentante di garanzia per l’opposizione. Nulla. Le stesse voci che ogni giorno parlano di pluralità dell’informazione, di garanzie costituzionali, di difesa dei diritti di tutti, di uguaglianza, si appropriano di tutte le poltrone disponibili, negando una voce a metà della città e della provincia.

Un esempio di arroganza che non ha eguali. E’ questo il regime che vige nelle aree dove non c’è alternanza: un’occupazione continua e senza pudore di tutti i centri di potere. Peccato però che la Fondazione amministri un patrimonio composto dal denaro dei cittadini, di tutti i cittadini.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)