Quello che è accaduto a Novi è una tale tragedia, che purtroppo si ripete, che credo meriti rispetto, e quindi non mi piace la strumentalizzazione politica che ne vedo fare. Il problema dell’integrazione è reale, ma è sbagliato contrapporre il problema della sicurezza dei nostri confini, delle regole per chi entra, con la dimensione culturale dell’integrazione di popoli con tradizioni diverse.

Tutti e due gli aspetti sono ovviamente importanti. Ma quando si parla di rigore, non si tratta solo di repressione o prevenzione, ma anche di rigore nel riaffermare le proprie radici culturali, che affondano nella tradizione liberale ma anche cattolica dell’occidente. Essere certi del luogo da cui si proviene è fondamentale per non confondere il giusto rispetto delle idee altrui, con l’accettazione silenziosa, e per questo, colpevole di tradizioni che contraddicono in maniera così stridente le tante conquiste delle donne occidentali.

E sempre per questo motivo decidere di catalogare quanto accaduto come violenza domestica, senza cercare di comprendere da dove arriva tutto ciò, rischia di non trovare una vera soluzione ai troppi massacri di donne che cercavano solo di affermare la propria libertà di scelta. E’ vero, anche nelle case italiane è presente la violenza. Non è giustificabile mai. Ma capire caso per caso, senza fare catalogazioni generali, che non entrano nello specifico, può aiutare le donne qui e adesso, non in generale e ovunque.

Non accapigliamoci cercando di attribuire colpe reciproche che non riportano in vita una povera madre e non la restituiscono a una figlia che soffre. Troviamo un dialogo fra di noi, per cercarlo anche con chi arriva fra noi. E decidiamo una volta per tutte, che chi afferma principi contrari alle nostre leggi, prima ancora che alla nostra cultura, anche se lo afferma per motivi religiosi, non va confuso con la libertà religiosa, che è altro: un paese laico deve sapere distinguere fra le due cose.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)