La facoltà di Lettere e Filosofia ha scelto il suo nuovo preside. Sarà la prof.ssa Marina Bondi, docente di Inglese, eletta al termine della seduta del Consiglio di Facoltà straordinario che si è tenuto lo scorso 20 settembre.

Il nuovo Preside, che lascerà il suo attuale incarico di Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici sulla Testualità e la Traduzione, entrerà in carica a partire dal 1° novembre 2010, alla conclusione del triennio di presidenza del prof. Claudio Baraldi, docente di Sistemi sociali e cultura della comunicazione.

A indicare il nome della prof.ssa Marina Bondi, che già ha già ricoperto il ruolo di preside dal 2001 al 2007, sono stati 20 dei 34 votanti presenti sul totale dei 41 elettori aventi diritto. Le schede bianche sono risultate 9, le nulle 4, mentre un voto è andato al prof. Marc Silver.

La scelta è stata compiuta dal Consiglio della Facoltà, composto da tutti i professori ordinari ed associati, dai rappresentanti dei ricercatori e degli studenti, convocato per l’occasione in seduta straordinaria, sotto la presidenza del Decano dei professori di prima fascia prof. Augusto Carli.

“La facoltà di Lettere e Filosofia – ha commentato la prof.ssa Marina Bondi – si trova oggi di fronte alla necessità di consolidare i suoi percorsi formativi, ancorandoli alla realtà economica e sociale del territorio e promuovendone la capacità di creare reti nazionali e internazionali. E’ una facoltà giovane, per la sua storia e per la composizione del suo corpo docente, ed ha dimostrato di essere fortemente dinamica, facendosi conoscere sul piano nazionale. Ha bisogno di far conoscere ancora di più le sue potenzialità di collaborazione sul piano locale e di sviluppare appieno il grande potenziale di collaborazioni internazionali che ne caratterizza le diverse componenti. Da un punto di vista degli ambiti disciplinari e di ricerca la facoltà è estremamente diversificata, comprendendo studi artistici, storici, filosofici, antropologici, sociologici, linguistici, letterari, integrati anche da discipline giuridiche ed economiche. I percorsi si aggregano attorno a due grandi aree, quella delle lingue e culture d’Europa (con aperture anche alla cultura araba e cinese) e quella degli studi storico-filosofico-antropologici, ciascuna coi suoi percorsi di base e di laurea magistrale. La sfida è naturalmente quella di valorizzare l’intera area umanistica e la sua capacità di creare un’ offerta formativa che sviluppi capacità critiche, conoscenze, metodologie di indagine e abilità comunicative particolarmente adeguate a rispondere alle esigenze di un mondo in rapidissima evoluzione. Il passaggio della riforma a cui si va incontro rende particolarmente delicato il momento. E’ necessario trovare una comune capacità di innovazione, nelle soluzioni organizzative e nella revisione continua di un’offerta formativa che vogliamo sempre caratterizzata dagli standard di qualità che abbiamo saputo raggiungere”.

Resterà in carica per un triennio ed il suo mandato scadrà il 31 ottobre 2013.

MARINA BONDI. Professore Ordinario di “Lingua e Traduzione – lingua inglese” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia dal 1999, ha pubblicato in diversi campi dell’analisi del discorso e dell’inglese per scopi professionali e accademici, con particolare attenzione agli aspetti argomentativi del discorso accademico e al ruolo del metadiscorso e della valutazione. I suoi studi più recenti, basati sull’analisi di corpora specialistici, si incentrano sulla variabilità della lingua attraverso i generi comunicativi, le discipline e le culture. Ha recentemente pubblicato sulle strutture retoriche e linguistche del discorso storico (“Authority and expert voices in the discourse of history”, 2007) e sulla nozione di “parole chiave” (“Key-words and emotions: a case study of the Bloody Sunday Inquiry” 2007). Ha inoltre curato diversi volumi, tra cui Academic discourse across disciplines (2006) con Ken Hyland, Managing interaction in professional discourse: intercultural and interdiscoursal perspectives con Julia Bamford (2006) e Keyness in texts con Mike Scott (2010).