In un momento di tagli e di difficoltà generali il Comune di Modena propone a Regione, Provincia, Camera di Commercio, Fondazione cassa di risparmio e Università di fissare “alcuni, pochi, obiettivi fondamentali e su questi mettiamo le risorse che servono”.
Lo ha proposto il sindaco Giorgio Pighi nel corso della Relazione annuale sull’attuazione del programma, in corso oggi pomeriggio nel Teatro della Fondazione san Carlo.
“Ognuno risolverà in casa propria il problema di come reperire le risorse, ma intanto diamoci dei traguardi importanti da raggiungere: l’occupazione, magari con un piano straordinario per l’avvio al lavoro dei giovani; la copertura wireless e la banda larga in tutte le zone scoperte; le infrastrutture indispensabili; una scuola all’altezza, che non abbandoni chi è svantaggiato. Insomma – ha invitato il sindaco – non giochiamo solo in difesa, aggrediamo questa situazione, non accettiamo le acque torbide della stagnazione e proviamo a ridare vigore e fiducia a chi, in questa realtà, ha voglia di migliorare, di mettersi in gioco, di rischiare”.
INVESTIMENTI DALLE AZIONI HERA
Gli investimenti sono essenziali “per tenere la città in ordine, ma anche per garantire sviluppo, lavoro, sostegno ad alcuni settori importanti del nostro tessuto economico. Dobbiamo fare il possibile per investire perché altrimenti non lo fa nessun altro, visto che in questo Paese il 70% degli investimenti avviene ad opera delle comunità locali. E’ in questo contesto che si inserisce l’operazione di vendita di una parte modesta delle azioni di Hera, quella libera dal patto di sindacato e quindi ininfluente rispetto alle scelte di governo dell’azienda. Abbiamo scelto di vendere ora con un occhio al mercato ed un altro alla nostra effettiva capacità di spesa. Queste risorse – ha aggiunto Pighi – non vengono a sanare il buco di bilancio aperto dai tagli del Governo in quanto andranno tutte destinate agli investimenti. Sarà importante scegliere bene, anche in questo caso con una scala di priorità: le opere da finire, la manutenzione dell’esistente e, come linea guida fondamentale, l’accrescimento del patrimonio della collettività”.
MODENA SAPRA’ USCIRE DALLA CRISI
Nonostante “il momento politico molto confuso, le difficoltà imposte dalla crisi economica e i tagli abnormi e ingiusti alla finanza locale, noi ce la faremo e riusciremo a consegnare ad una futura generazione di cittadine e di cittadini e a una futura classe dirigente una città in movimento, viva, consapevole dei rischi, ma sicura dei propri mezzi”. Ha detto il sindaco di Modena Giorgio Pighi. Il sindaco ha parlato di un Paese ancora esposto “a rischi enormi, dalla speculazione, alla ripresa che stenta ad affermarsi, da un federalismo incompiuto ad uno Stato che impone tutto il peso del risanamento agli enti locali” e ha fatto riferimento ad uno “Stato che scherza col proprio apparato, in gran parte improduttivo, e diventa invece feroce con i Comuni e le Regioni che, invece, vincolano la loro spesa ai servizi ai cittadini ed agli investimenti”. Eppure, ha aggiunto Pighi, “noi avremmo bisogno di uno Stato forte, autorevole e presente, dal quale eventualmente dissentire – anche i Governi di centro sinistra hanno tagliato i nostri bilanci e per questo sono stati criticati – ma il punto non è la critica, bensì il confronto, la capacità di misurarsi con noi, di sentire le ragioni dei sindaci, dei presidenti e dei governatori. Avremmo bisogno – ha proseguito il sindaco – almeno di condividere i problemi, se non altro sarebbe un terreno comune da cui partire per cercare soluzioni possibili, anche diverse, anche molto diverse, ma con lo stesso obiettivo. Invece ci sentiamo dire che la crisi è passata, mentre sappiamo bene che non è così; che la scuola è migliorata e non è così e, ancora, che si lavora per la sicurezza e non è così, perché si tagliano fondi vitali tanto alla scuola quanto alla sicurezza”. Secondo il sindaco, Modena ha l’esigenza di “introdurre forti dosi di innovazione a tutti i livelli e a partire dal nostro modo di amministrare”, anche se il Comune “è solido, poco indebitato e quindi in condizione di cogliere tutte le opportunità che si presenteranno; perché i tagli saranno dolorosi, peggioreranno le nostre condizioni di vita, ma non modificheranno i parametri generali della città”. Inoltre, secondo Pighi, “le parti sociali sono ancora capaci di dialogare e credo siano pronte a sottoscrivere un nuovo patto per il rilancio della città” e anche nelle difficoltà “il tessuto sociale mostra segnali di tenuta, capacità di selezionare le questioni serie e di contribuire ad individuare le possibili soluzioni”.
PRIORITA’ A NONNI, BIMBI E DISABILI
A causa dei tagli imposti a Comuni, Province e Regioni, che per il bilancio dell’Amministrazione comunale di Modena incidono per un ammontare compreso tra gli 11 e i 12 milioni di euro, la spesa corrente scenderà dagli oltre 214 milioni previsti nel 2010 a poco più di 200 milioni nel prossimo anno. “Già così si tratterebbe di una manovra di inaudita violenza, mai vista nella storia repubblicana”, ha aggiunto il sindaco. “Ma c’è di più: i tagli non potranno incidere sulla parte fissa della spesa, fatta di stipendi, contratti, utenze. Quegli 11 milioni e mezzo, perciò, verranno tagliati da una base molto più ridotta e quindi avranno un effetto molto maggiore. Saremo costretti a tagliare sulla parte viva del bilancio, quella dei servizi, dei contributi al volontariato, del sostegno all’economia, della cultura. Abbiamo messo in campo un’ipotesi che stiamo discutendo al nostro interno e che presto verrà illustrata alla città”, ha aggiunto Pighi. “Si tratterà di interventi pesanti, tali da mettere in discussione non tanto il nostro modo di amministrare, quanto piuttosto lo stesso modo di vivere di molti modenesi”. Non si tratterà di tagli indiscriminati, “ma piuttosto volti a definire una scala di priorità che salvaguardi una delle caratteristiche fondamentali della nostra coesione sociale e cioè la possibilità di offrire servizi a tutti, anche se a condizioni diverse”. “Nel definire le priorità – ha aggiunto il sindaco – non possiamo non mettere al primo posto i servizi sociali ed educativi, per gli anziani, per i disabili e per l’infanzia. Non si tratta solo di garantire l’assistenza, fatto pur di grande significato e civiltà; per noi, infatti, il welfare è anche un contributo fondamentale alla tenuta complessiva della società, anche in termini economici e di sviluppo. Poi – ha proseguito Pighi – dovremo tenere in ordine la città, sia dal punto di vista della manutenzione che della sicurezza. Dovremo badare all’essenziale per sport e cultura, ma eviteremo pericolosi arretramenti, cercando un ulteriore coinvolgimento di sponsor e volontariato. Spero che si possa ancora garantire un sostegno adeguato all’economia locale, al commercio ed alla ricerca. Sport, cultura e sostegno allo sviluppo non vengono considerate dal governo funzioni fondamentali per i Comuni. I cittadini con più possibilità saranno chiamati a contribuire maggiormente al mantenimento dei servizi, sicuramente si dovranno considerare aumenti, differenziati, delle rette e delle tariffe. Contratteremo con la Regione”. Anche la macchina comunale sarà interessata dai tagli in modo consistente: il blocco dei contratti colpisce già duramente i lavoratori del pubblico impiego e a ciò si aggiunge una forte riduzione del turn-over. “Il Governo ci impone di non superare il 20% – ha precisato il sindaco – ma temo che saremo costretti a scelte ancora più drastiche, limitando le sostituzioni all’indispensabile. E’ bene sempre ricordare che anche il taglio del personale si traduce in una minore capacità di rispondere alle domande dei cittadini. Con tutti gli sforzi possibili avremo comunque conseguenze pesanti e i modenesi pagheranno a caro prezzo questa sorta di federalismo al contrario, questo tentativo evidente di scaricare peso, responsabilità ed eventuali conflitti solo su Comuni, Province e Regioni, e cioè su quei soggetti che del loro operato rispondono direttamente ai cittadini e che dai cittadini vengono controllati e giudicati”.
EFFETTIVO IL CALO DEI REATI
Sui temi della sicurezza il clima è cambiato e “il calo costante dei reati ne è la testimonianza concreta: non si tratta di mancate denunce, ma di una effettiva riduzione delle attività criminose. I rischi sono sempre presenti – ha aggiunto Pighi – ma anche noi stiamo attenti e insieme a noi gli apparati dello Stato, che malgrado le difficoltà continuano a lavorare col massimo impegno”.
WELFARE E LAVORO A STATI GENERALI
“Entro la fine dell’anno approfondiremo due temi centrali degli stati generali: lo stato sociale e la sua compatibilità; l’economia e il lavoro. Quindi si tratterà di una discussione strettamente connessa a quella sul bilancio di previsione del prossimo anno”. Su ognuno dei temi saranno presentate proposte di discussione, poi avverranno incontri mirati (focus) con gli addetti ai lavori, si aprirà la discussione alla città con la rete e con iniziative di strada, il confronto con gli altri Comuni e la Provincia e con la struttura comunale a tutti i livelli. A metà novembre è inoltre in programma un convegno sul welfare e a metà dicembre si completerà un percorso analogo sui temi dell’economia e del lavoro, in stretto rapporto con la Commissione consigliare sugli effetti della crisi. Tra la primavera e l’estate del prossimo anno il Comune approfondirà inoltre i temi dell’urbanistica e del capitale sociale e avvierà il percorso per la realizzazione del prossimo Piano strutturale comunale (ex Prg).
ISTRUTTORIA SU PISCINA E MATTEOTTI
“Non si tratta di superare la democrazia rappresentativa, ma di rafforzarla, chiamando i cittadini a contribuire a formare gli orientamenti e, in alcuni casi, anche a decidere direttamente. Ovviamente sulle scelte vitali per la città è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità: il collettore di Levante è un’opera fondamentale e si deve fare, cercando di limitare i disagi, ma andando anche oltre le proteste e il dissenso; il collettore significa più sicurezza dal rischio idraulico, quindi si decide e si fa”, ha precisato Pighi. “Su altre questioni, sempre importanti, ma non fondamentali, per le quali cioè non si corre il rischio di inondazioni o di cumuli di rifiuti per strada, è giusto far ricorso anche al parere diretto dei cittadini. Per questo – ha osservato il sindaco – abbiamo sostenuto l’istruttoria pubblica sul futuro progetto di piscina al parco Ferrari e lo stesso faremo sulla consultazione popolare relativa a piazza Matteotti”.
RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 50%
Nello smaltimento dei rifiuti, Modena ha superato il 50% di raccolta differenziata, “un risultato conseguito tra lo scetticismo di chi sosteneva che con il termovalorizzatore avremmo smesso di insistere su questa modalità di raccolta. Mi pare evidente la necessità di proseguire con la politica dell’equilibrio: aumentare la differenziata; progredire con le tecniche di incenerimento investendo sulle nuove e più avanzate tecnologie, superare del tutto le discariche, evitando di mettere in contrapposizione strumenti che invece devono essere combinati assieme; soprattutto, rimanere autosufficienti ad un costo accettabile per le famiglie, le imprese e la collettività”.
RINGRAZIO CHI LAVORA IN COMUNE
“Non tutta la politica è uguale e non tutta la pubblica amministrazione è uguale. In questi ultimi anni, per giustificare azioni più o meno corrette e anche qualche nefandezza, sono stati avvelenati i pozzi della democrazia e tutti gli amministratori sono diventati ladri e tutti i dipendenti pubblici sono diventati fannulloni. Conosco bene i miei assessori e li ringrazio di continuare a lavorare con grande impegno nell’interesse della città anche se vengono pagati pochi euro all’ora e la loro indennità è stata ulteriormente ridotta; così come ringrazio i dipendenti del Comune, nella stragrande maggioranza dei casi pagati poco, eppure chiamati ogni giorno a svolgere compiti di grande responsabilità sulle strade, al servizio degli anziani, coi nostri bambini, all’anagrafe, nelle strutture tecniche ed amministrative”, ha proseguito il sindaco. “Ringrazio anche i consiglieri comunali ed ai consiglieri di Circoscrizione: a questi ultimi è stato tagliato completamente il gettone di presenza. Modena funziona anche grazie a tutte queste persone”.

