Sono stati ultimati nei tempi prefissati i lavori di restauro e risanamento di tutti gli spazi del piano interrato, di parti del piano rialzato e della base fondale della celebre scala elicoidale di Palazzo Barozzi a Vignola. Verranno presentati martedì 12 ottobre alle ore 20.30 nel salone principale di Palazzo Barozzi, alla presenza di Don Gaetano Popoli, parroco della Chiesa dei Santi Nazario e Celso, di Daria Denti, sindaco della città, di Giovanni Zanasi, presidente della Fondazione di Vignola, di Elena Pancaldi, architetto progettista che ha curato i lavori e di Marco Lanzotti ingegnere responsabile degli aspetti della sicurezza.

In occasione della serata verrà mostrato al pubblico, per la prima volta, tutta la struttura della famosa scala e non solo della parte nobile come avveniva prima del completamento del restauro. La scala è infatti composta da un ciclo privo di ornamenti e decorazioni che conduce all’ interrato, da un ciclo che conduce al piano nobile e da un ciclo che porta al piano sottotetto. Saranno visitabili anche gli splendidi locali dell’interrato, sapientemente recuperati e resi ancora più affascinanti dagli effetti dell’illuminazione realizzata.

Palazzo Barozzi, proprietà della Parrocchia dei Santi Nazario e Celso di Vignola, costituisce un’eccellenza del patrimonio storico, artistico e architettonico dell’Emilia-Romagna, anche per la presenza della famosa scala, progettata dal noto architetto Jacopo Barozzi, illustre interprete dell’innovazione architettonica cinquecentesca. L’edificio costituisce da cinquant’anni uno spazio di socialità fondamentale per la comunità di Vignola, poiché ospita diverse attività culturali e la sede storica del CUBEC, Centro universale del Belcanto, la scuola di canto lirico diretta da Mirella Freni.

Ora, alla conclusione dei lavori di restauro, le attività del CUBEC che qui si svolgeranno, riguarderanno l’organizzazione delle produzioni artistiche realizzate dalla scuola e dagli studenti, che avranno così modo di lavorare con il territorio e per il territorio, essendo l’apertura del teatro a Vignola sinergica allo sforzo creativo che si è deciso di intraprendere. Anche le attività di aggregazione proseguiranno, ma con un respiro più ampio, includendo anche mostre, dibattiti, convegnisti. Troverà uno spazio espositivo adeguato l’importante raccolta di macchine del cinema Antonio Marmi, che a modo di arredo verranno collocate e ciclicamente esposte, garantendo ai visitatori e ai ragazzi delle scuole la possibilità di assistere a cortometraggi e filmati.

L’intervento di restauro è promosso dalla Parrocchia dei Santi Nazario e Celso per un importo complessivo stimato di sei milioni di euro. Il restauro di questo primo lotto che si presenta, ammontava a una somma prevista di 1.180.000 euro, risultati poi 1.500.000 euro circa a completamento dell’opera, finanziati solo in parte con contributi della Presidenza del Consiglio, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Vignola, della Fondazione di Vignola e della banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola e della Parrocchia.

I lavori sono stati progettati dall’architetto Elena Pancaldi, incaricata anche della Direzione Lavori, e aggiudicati all’Impresa Edile Righi di Modena. Ingegnere responsabile degli aspetti della sicurezza è Marco Lanzotti.