Filcams/Cgil ha inviato ieri alla stampa una nota sul futuro prossimo della Biblioteca multimediale Loria. “Una nota – spiega Alessia Ferrari, assessore alle Politiche culturali – che richiede alcune precisazioni”. “Innanzitutto non si sono contraddetti accordi già presi anzitempo ma la pesantezza dei tagli compiuti dal Governo Berlusconi (in particolare nel campo della cultura) costringerà la Giunta a prendere provvedimenti come quelli ricordati dal sindacato, ovvero la chiusura al pubblico dell’intera giornata del lunedì. In merito ai contenuti dell’appalto dei servizi bibliotecari lo stesso è stato prorogato alla Euro&Promos di Udine fino al 31 gennaio 2011 ed allo stesso tempo è stata prevista una ‘mini-gara’ per il periodo che va dal 1° febbraio 2011 al 31 maggio 2011, in quanto a termini di legge non era possibile fare diversamente né a favore di Euro&Promos né di qualsiasi altra impresa. Si precisa inoltre che, fino alla scadenza del 31 maggio 2011, la prosecuzione della gestione in appalto proseguirà alle medesime condizioni economiche attualmente in essere”.

“Quando poi Filcams dice che “il costo dell’appalto dei servizi bibliotecari è inferiore alle cifre impiegate per il progetto Carpi-fi” mette a confronto entità profondamente diverse. Intanto perché Carpi-fi è un investimento per l’amministrazione comunale e non c’è la gestione di un servizio, come nel caso invece della Biblioteca multimediale Loria. Poi perché Carpi-fi rientra in un progetto ben più vasto, quello della riduzione del digital divide, che è finanziato tra l’altro in buona parte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi”.

“Siamo infine ovviamente d’accordo con l’appello che il sindacato fa al Sindaco Campedelli “di non creare ulteriore disoccupazione in una città già colpita seriamente da questo fenomeno” ma ci sembra che la situazione, proprio perché grave, richieda nervi saldi. E soprattutto – conclude Ferrari – è necessario distinguere tra responsabilità e responsabilità”.