A 35 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, Modena ricorda lo scrittore e regista con una giornata di proiezioni di immagini rare e inedite. L’appuntamento, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune e dall’associazione Circuito cinema, è per lunedì primo novembre alla Sala Truffaut di via degli Adelardi, dove dalle 16 alle 23 saranno proposti sette filmati che consentiranno di vedere e ascoltare Pasolini letterato, regista cinematografico, critico, esteta, linguista e osservatore della società e della politica.“Pasolini è stato un intellettuale straordinario, che ha fatto della veemenza poetica una forma di veggenza: come nessun altro ha visto con straordinario anticipo i cambiamenti e le trasformazioni in atto nel nostro paese”, afferma l’assessore comunale alla Cultura Roberto Alperoli. “Ricordarlo attraverso la sua voce, le sue interviste, le sue denunce è un omaggio alla sua grandezza, ma anche un modo per riflettere sulla condizione contemporanea”.

La “giornata pasoliniana” di Modena inizia alle 16 con un lungo monologo del 1967 in cui Pasolini parla della sua opera letteraria e cinematografica in un documentario di Carlo di Carlo, della durata di 18 minuti, intitolato “Pasolini cultura e società”. Alle 16.20 sarà proiettato “Pasolini e l’umiliazione segreta di Chaucer”, 80 minuti di dossier audiovisivo con filmati e foto inedite sui “Racconti di Canterbury”. Alle 17.45, “Fellini in città” di Maurizio Ponzi (1967), 13 minuti nei quali alcuni registi, tra cui Pasolini, parlano di Federico Fellini. Alle 18, ancora un documento di 13 minuti – “Pasolini e la forma della città” di Paolo Brunatto (1974) in cui lo scrittore riflette sul paesaggio urbano.

Segue, alle 18.15 “Volgare eloquio” (1975), della durata di mezz’ora, dedicato alle mutazioni del linguaggio, mentre alle 18.50 si potrà assistere a una puntata della trasmissione “Controcampo” del 1974: 40 minuti di tavola rotonda televisiva sul dibattito sollevato da Pasolini a proposito dell’omologazione degli italiani.

Alle 21.15 chiude la giornata “Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno” un film di 90 minuti (2001) in cui Laura Betti, una delle amiche più intime dello scrittore e regista, ricostruisce un percorso della memoria tra interviste, sequenze di immagini e testimonianze di chi lo ha conosciuto. “Ho fatto un film sognando le parole di Pier Paolo immerse in tutto ciò che da tempo non lo riguarda – disse Laura Betti accompagnando l’uscita del film – come un’enfatica, mondana e stridente democrazia; una falsa capacità di capire; una non troppo furtiva apologia della bassa cultura”.

Informazioni a numero 059 239222 e nel sito internet www.circuitocinema.mo.it