L’on. Manuela Ghizzoni del Pd commenta gli ultimi provvedimenti sulla scuola contenuti nella legge di stabilità. «Con un colpo secco il governo ha abolito la gratuità dei libri di testo nella scuola elementare per il 2011 e ridotto di oltre il 75% i fondi per le borse di studio nelle università. Veramente un brutto giorno per il diritto allo studio e lo stato sociale, ancora una volta oggetto delle attenzioni vampiresche del duo Gelmini-Tremonti. I tagli contenuti nella legge di stabilità azzerano il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri nelle scuole elementari e riducono di oltre 75 milioni di euro il fondo per l’erogazione delle borse di studio che passa così da 100 milioni di euro a 25 milioni di euro.

Il governo ha tentato di negare l’ulteriore sottrazione di risorse alla scuola ma basta guardare i riferimenti normativi della legge di stabilità per rendersi conto di come stanno realmente le cose: il fondo integrativo del ministero dell’Istruzione e della ricerca (che va ripartito tra le regioni per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio) ha una dotazione di 25 milioni e 700 mila euro con una riduzione di 74 milioni di euro rispetto all’assestamento del 2010; mentre viene cancellato totalmente lo stanziamento di 103 milioni di euro che nel 2010 era previsto dal ministero dell’Interno per la fornitura gratuita di libri di testo alla scuola dell’obbligo.

Dalla Lega nord, che oggi ci ha aggredito in commissione per aver sollevato questi due temi, ci saremmo aspettati più coerenza con i principi del federalismo. Invece, votando oggi contro tutti i nostri emendamenti che rifinanziavano questi fondi, di fatto ha appoggiato la politica centralista del governo che si inserisce anche nelle scelte delle regioni, come nel caso delle borse di studio».