E’ stata presentata oggi, durante una conferenza stampa indetta a Guastalla, la nuova Azienda Speciale destinata a riorganizzare il sistema educativo territoriale degli otto comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana (Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Poviglio, Novellara).

L’Azienda speciale rappresenta un modello innovativo per il territorio, che intende mettere a frutto al meglio percorsi di autonomia locale sostanziando il progetto dell’Unione del Comuni col conferimento in essa dei servizi comunali.

La nuova azienda, che prenderà vita a partire dal 2011, permetterà notevoli benefici nella gestione e nel coordinamento delle politiche dei servizi.

La riorganizzazione consentirà di gestire in maniera unitaria tutto il sistema educativo territoriale, nonché i servizi ad esso afferenti, procedendo verso una unitarietà gestionale ed organizzativa che dovrà garantire la sostenibilità dei servizi nelle forme oggi conosciute e con gli stessi livelli di qualità.

Una risposta, quella dell’Azienda Speciale, pensata per mettere a frutto il patrimonio di esperienze educative sviluppate sul territorio in questi anni, rimanendo fedeli a nuovi vincoli legislativi che regolano il settore.

I BENEFICI

Il progetto di creazione di Azienda Speciale consentirà di portare su un’area vasta, gli otto comuni dell’Unione, una serie di servizi fondamentali mantenendoli di gestione pubblica. Grazie alle sinergie tra singoli enti si svilupperà un processo di condivisione delle strutture ai servizi, che consentirà la razionalizzazione delle spese e delle capacità del territorio, realizzando economie di scala e organicità gestionale, continuando a garantire continuità nei servizi e nella salvaguardia dei diritti acquisiti dai lavoratori.

L’Azienda Speciale potrà gestire, oltre ai servizi educativi, anche i progetti che i comuni condividono, come ad esempio, quelli realizzati con le scuole dell’obbligo, i diversi progetti offerti in ambito extrascolastico e sociale.

L’AZIENDA SPECIALE DELL’UNIONE

Nei comuni della Bassa Reggiana sono presenti, ad oggi, 16 tra nidi e scuole dell’infanzia, gestiti direttamente dai Comuni in collaborazione con Progettinfanzia, ente di coordinamento pedagogico di proprietà dei comuni stessi.

La nuova Azienda Speciale dell’Unione sarà un ente pubblico economico in grado di garantire i diritti, il controllo e l’accessibilità tipici dell’ente locale, uniti alla dinamicità organizzativa del privato.

L’Azienda permetterà ai Comuni di continuare a erogare servizi di qualità rimanendo all’interno del patto di stabilità e controllando il tetto di spesa del personale imposto agli Enti locali, nonché aderire al Decreto Ronchi (che sancisce la fine della possibilità di gestire i servizi “in house”).

La sostenibilità del nuovo ente sarà garantita dall’unificazione degli uffici di supporto: amministrativo e gestionale, mentre il coordinamento pedagogico e territoriale sarà il medesimo che operava negli otto Comuni, garantendo così continuità di esperienze e di filosofia educativa.

L’Azienda garantirà il radicamento territoriale attraverso uffici che si interfacceranno con quelli che, ad oggi, nei comuni si occupano di scuola, servizi educativi e servizi sociali.

DICHIARAZIONI

“In questa conferenza stampa – afferma il Presidente dell’Unione Massimiliano Maestri – presentiamo un’idea che abbiamo cominciato a costruire in questi due anni di Unione dei Comuni e che possiamo finalmente realizzare concretamente. Un progetto per la creazione di un sistema di servizi per l’infanzia all’avanguardia, i quali da gennaio con la nuova Azienda Speciale sarà possibile programmare e gestire in maniera coordinata. I cambiamenti non verranno tanto per gli utenti, che potranno continuare a contare sull’alto standard qualitativo dei servizi educativi. La novità è che non saranno più otto comuni a decidere separatamente politiche servizi, ma gli otto sindaci dell’Unione lavoreranno insieme, confrontandosi per la realizzazione di sistemi uniformi, creando un’area vasta in cui i servizi saranno messi a sistema. Un cambiamento epocale che consentirà ai singoli comuni di non perdere le proprie specificità, ma di metterle a sistema a beneficio del territorio”.

“La valorizzazione del modello dell’Unione – aggiunge il Sindaco Giammaria Manghi, con delega ai servizi educativi per l’Unione – rappresenta una scelta forte, che mette insieme Amministrazioni e sensibilità differenti e che ritengo essere un approdo di grande maturità. A partire da questa scelta, che è organizzativa ma anche politica, affermiamo che Amministrazioni diverse possono ragionare insieme per dare risposte comuni, specialmente per garantire la qualità di servizi, come quelli educativi, che per il nostro territorio rappresentano un esempio strategico e di qualità. Questa Azienda Speciale è per noi una risposta alla complessità del contesto, che con gli ingenti tagli alla finanza pubblica sta mettendo alle corde l’azione dei sindaci, costretti a trovare percorsi inediti. La nostra scelta, innovativa e coraggiosa, consente di continuare a porci come obiettivo l’universalità dei servizi, con una soluzione che consentirà di non fare passi indietro nella qualità”.

“La discussione legata alla Azienda Speciale – ha aggiunto Giorgio Benaglia, Sindaco di Guastalla – è stata lunga e densa di momenti di confronto. Prevale, in questa scelta, la necessità di dare unità d’intenti e di gestione, specialmente su servizi di alto rilievo come quelli all’infanzia. Gestire insieme i problemi consentirà, in futuro, di ottenere risultati anche di carattere economico. Si tratta di un esempio di come debba funzionare una Unione di Comuni, e che penso debba diventare un esempio anche per altri di gestione di compiti e funzionalità condivise.

“Questa Azienda Speciale – continua Raul Daoli, Sindaco di Novellara – deve parlare ai genitori, perché è per loro che si viene a costituire. Abbiamo messo in campo un tavolo di lavoro serio, nella complessità delle norme, e che porteremo avanti con rettitudine e senso di responsabilità. Stiamo lavorando nell’interesse pubblico e nella dignità di utenti e lavoratori. Per noi la scuola non è un peso, ma un fattore identitario, e per questo si valorizzerà l’aspetto pubblico dell’Azienda Speciale, perché riteniamo sia un valore irrinunciabile.

“Gli effetti di questa crisi economica – ha concluso Marzio Iotti nella sua veste di coordinatore provinciale dell’ANCI – saranno ancora più evidenti in quei comuni che hanno sempre assicurato servizi efficienti ai loro cittadini. Se non siamo capaci di muoverci nel nuovo e mutevole quadro normativo rischiamo di compromettere i risultati raggiunti. Questa nuova esperienza merita di essere osservata. In questo momento in cui è calata l’autonomia locale, vengono riaffermate soluzioni che sposano la collaboratività con la permanenza dei servizi”.

foto di gruppo in piedi: da sinistra Giorgio Benaglia, Andrea Costa, Massimiliano Maestri, Annalisa Mazza, Giammaria Manghi, Raul Daoli, Mario Biacchi, Marzio Iotti, Cesare Beggi