“Spesa fuori controllo e ‘boom’ dei costi della politica, ecco perché la rossa Mirandola è stata pianta in asso anche dall’amica Regione”. A volte certa politica si trova di fronte al dilemma se imitare il burattino più famoso di Collodi, Pinocchio, o il personaggio ‘squattrinato’ della Walt Disney, Paperino. È questo l’ironico ma severo commento del capogruppo del PDL Antonio Platis sulla vicenda del mancato accesso alle quote di Patto di Stabilità messo a disposizione dalla Regione.

“In ogni occasione la Giunta di sinistra – spiega l’esponente del PDL – ha dichiarato che i conti sono in ordine e solo per colpa di Tremonti il Comune di Mirandola non può pagare i fornitori. A giugno 2010, esattamente 5 mesi fa, il PD aveva invocato l’aiuto della Regione per eliminare le presunte briglie imposte dal ‘cattivo’ Governo. Oggi, invece, sono costretti a giustificarsi, ad ammettere che le cose non vanno affatto bene e che non sono stati in grado di rispettare neppure i più blandi parametri regionali richiesti per incamerare quote di patto di stabilità.

Quali sono i conti che “non tornano”? Semplice, nel 2009 abbiamo speso di più degli anni precedenti. Più servizi? Macché, la spesa corrente ha fatto “boom” per tante ragioni tra cui l’aggravio dei costi della politica: la squadra del sindaco Benatti costa 175mila euro, ben il 38% in più della precedente, nonostante svolga le stesse ed identiche mansioni.

“Con che coraggio – accusa Platis – la sinistra chiede agli imprenditori di tirare la cinghia ed aspettare il 2011 per ricevere il pagamento dei lavori e delle forniture?” A questo, dobbiamo aggiungere che la macchina comunale ‘succhia’ il 33% delle risorse complessive. Lavorando o non lavorando, un terzo del bilancio viene impegnato così! Se poi sommiamo le consulenze, gli stipendi dei politici e le aziende partecipate perennemente in perdita è facile capire come mai il Comune è al ‘verde’.

L’altro parametro disatteso è quello legato al personale. Noi abbiamo più dipendenti della media degli enti di pari dimensione. Il tutto, ‘in soldoni’, significa che quando il PDL denuncia inefficienze, sprechi e consulenze d’oro (l’ultima in ordine di tempo sono i 108mila euro spesi in Unione per un superingegnere che studi la Cispadana) è per motivi fondati.

“Questa grave vicenda deve far riflettere cittadini ed amministratori. Il mio invito – spiega Platis – è quello di discutere il bilancio 2011 con estrema serietà, giocando a carte scoperte ed affrontando i veri nodi. Non dimentichiamo che, pochi mesi fa, per la prima volta nella storia del nostra città, la Corte dei Conti ha tirato le orecchie e richiamato ufficialmente tutti ad un più attento e severo controllo della spesa del Comune”.

“Pinocchio, alla fine del romanzo, ascolta i consigli e intraprende una strada diversa. Paperino, invece, continua a sognare il patrimonio dello Zio senza saper però gestire un quattrino”.