All’interno di Sassuolo esiste un altro paese, con i suoi viali alberati, i suoi portici, la sua chiesa: è il cimitero, uno dei principali luoghi-simbolo deputati alla costruzione di precisi segni identitari della storia culturale, civile e religiosa della Comunità sassolese. Una “città specchiata”, nel senso che rispecchia la città dei vivi, con le scritte sulle lapidi, i suoi simboli ed emblemi, le statue, i rilievi. E “come vivi” sono i suoi abitanti, che restano tali raccontando a noi, loro concittadini, se stessi e la loro famiglia, attraverso la memoria dei legami parentali, degli affetti, delle attività professionali e commerciali, delle aspirazioni, dei progetti rimasti irrealizzati.

Ma il cimitero è anche un vero “museo all’ aperto”. Seguire l’evolversi stilistico delle sculture presenti nel cimitero, infatti, permette di gettare uno sguardo su una campionatura limitata ma eloquente che include le correnti artistiche e gli orientamenti di gusto che guidarono le scelte degli scultori e della committenza sassolese.

Il Cimitero monumentale di San Prospero e la sua chiesa saranno i protagonisti della “Notte dell’arte” in programma sabato 6 novembre, con la consueta formula: possibilità di cena in uno dei locali tradizionali di Sassuolo e menù fisso e prezzo concordato, a seguire visita guidata con l’esperto, Luca Silingardi.

Il programma di questo evento prevede, dalle 19,30, la cena presso l’osteria del Gallo Azzurro, durante la quale l’esperto introdurrà la serata e sarà a disposizione dei commensali per le domande.

Alle 21,30 poi visita guidata gratuita al Cimitero e chiesa di San Prospero.