Sono asincrone dal punto di vista dell’amore. Sono le coppie in cui i tempi di lui non coincidono con quelli di lei – perché il maschio soffre di Eiaculazione Precoce (EP) – e anche i tempi del dialogo rischiano di allontanare laddove sarebbe necessario riavvicinare. In Italia, queste coppie sono più di 2 milioni e 400 mila sulla base dei risultati emersi dagli EPDays, la tre giorni italiana di visite gratuite dedicata all’EP svoltasi lo scorso maggio (1). In Emilia Romagna, grazie ai dati emersi dalla stessa iniziativa, si stima che siano oltre 260.000 a vivere questa condizione (1,2). Ma per fortuna il ritmo giusto può essere ritrovato.

Di sincronia della coppia e di controllo sui tempi dell’amore si discute oggi a Modena al 9° Congresso della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS). “La coppia nella quale il maschio soffre di EP è una coppia in cui i tempi dell’amore non coincidono, – spiega il Prof. Jannini, coordinatore della Commissione Scientifica della SIAMS e autore della lettura magistrale sul tema al Congresso. – E la variabile tempo è una variabile essenziale per la qualità della vita sessuale della coppia. Dunque, nell’EP non vi è solo un ‘malato’ ma è la coppia a essere in uno stato di sofferenza. Ed è quindi la coppia che va curata”.

“La coppia asincrona – continua Jannini – non è più quella di un maschio egoista e di una donna frustrata, ma silenziosa. Al contrario, l’italiano sempre più impara a “misurare” se stesso sul piacere femminile. Gli EPdays ci hanno restituito un’immagine delle coppie dell’Emilia Romagna (e di quelle del Bel Paese) in cui l’elemento qualitatitivo (la sincronia, l’attenzione al piacere) ha ampiamente surclassato l’elemento quantitativo (quante volte lo si fa)”.

È dunque un problema di sincronia quello che compromette la qualità della vita, fuori e dentro la camera da letto, di tante coppie emiliane e italiane. Che non sono sincrone nemmeno dal punto di vista del dialogo, e non parlano tra loro del problema, così che questo rimane spesso occulto, e per questo forse più doloroso. La condizione di EP è, infatti, vissuta ancora in silenzio da chi ne soffre, spesso a causa di un imbarazzo che porta a non parlarne né con il medico (oltre il 70% degli uomini della regione Emilia Romagna non lo ha mai fatto) né sempre con la partner (il 22% non ne parla con lei) 1. “Prima di rivolgersi al medico, la stragrande maggioranza dei maschi con EP aspetta, il più delle volte in silenzio, sperando vanamente che il problema possa risolversi da sé – continua il Prof. Jannini –Tutto ciò crea un carico di frustrazione che è facile immaginare e che è direttamente proporzionale agli anni durante i quali il problema persiste”.

In effetti, la condizione di EP non può risolversi spontaneamente e diventa invece un crescente problema per la partner o per entrambi (in Emilia Romagna nel 56% dei casi) 1, fino a rischiare di mettere in crisi lo stesso rapporto di coppia (nel 36% dei casi) 1. Al contrario, i maschi con EP dovrebbero considerare la propria partner come un alleato.

Ma per rimettere in sincrono la coppia non basta rompere il ghiaccio tra i due partner. Occorre anche farlo con il medico. Perché i numerosi dati scientifici presentati dal Prof. Jannini dimostrano che l’EP è un problema soprattutto medico, di natura fisica, dipendente da cause neurobiologiche determinate geneticamente e responsabili della ridotta concentrazione di una sostanza, la serotonina, che a sua volta provoca la mancanza di controllo nel riflesso eiaculatorio.

Il medico è il solo che possa inquadrare il disturbo e indicare la soluzione, oggi possibile. Da poco più di un anno è disponibile anche in Italia, la prima e unica soluzione terapeutica approvata per il disturbo dell’Eiaculazione Precoce, la Dapoxetina che è in grado di agire sulla capacita di controllo del riflesso eiaculatorio maschile con un conseguente allungamento della durata del rapporto. “Si tratta certamente di una soluzione al problema di lui destinata a migliorare anche la soddisfazione di lei, conclude il Prof. Jannini. – Una soluzione terapeutica che, grazie alla sua azione sull’EP del maschio, rimette in sincronia i tempi della coppia. In questo senso si può dire che Dapoxetina sia il nuovo sincronizzatore della coppia “.

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L’identikit dell’emiliano con il problema:1

La prima edizione degli epdays ha consentito di delineare, “sul campo”, qual è il possibile identikit dell’emiliano che, con l’EP, ci convive quotidianamente:

– Il 58% ha un’età tra i 31 ai 50 anni

– Nel 63% ha una relazione stabile (è sposato o convive)

– Nel 77% è in buona salute

– Nel 48% ha uno o più figli

– Nella quasi totalità (98%) dei casi ha un’istruzione superiore

– Il 72% non ha mai parlato della propria condizione con uno specialista

– Solo il 24% ha fatto una visita specifica per l’EP

Bibliografia

1. “EP Days November 2009 – Preliminary Results” – Dipartimento di Urologia Università Vita-Salute San Raffaele

2. ISTAT, 2010

3. Porst H. et al. The Premature Ejaculation Prevalence and Attitude (PEPA) Survey: Prevalence, Comorbidities, and Professional Help Seeking. Eur Urol 2007; 51 (3):816-824.

La campagna “Eiaculazione Precoce. Vogliamo parlarne?”

La campagna “Eiaculazione Precoce. Vogliamo parlarne?”, promossa dalla Società Italiana di Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) insieme alla Società Italiana di Andrologia (SIA) e alla Società Italiana di Urologia (SIU), è finalizzata ad aiutare quegli uomini che non hanno risolto il problema dell’Eiaculazione Precoce anche perché non ne hanno mai parlato con nessuno, né con la partner né tantomeno con il medico, e tuttora non sanno che l’eiaculazione si può diagnosticare e curare. Per saperne di più: www.eiaculazioneprecocestop.it