Induzione e sfruttamento alla prostituzione minorile in concorso, produzione di materiale pedopornografico e sfruttamento della prostituzione. Sono questi i capi di imputazione per i quali sono stati rinviati a giudizio dal gup di Bologna 5 uomini, di eta’ compresa tra i 38 e i 58 anni, di cui 4 residenti nel ferrarese e uno nel mantovano, che dal 2002 al 2004 hanno costretto una ragazzina bolognese, neanche 16enne all’epoca di fatti, ad avere rapporti sessuali di gruppo con loro, sottoponendola anche a violenze, sevizie e umiliazioni.

Il gruppo dei 5, tutti incensurati e amici tra di loro, si e’ allargato nel marzo 2004, quando la ragazza e’ divenuta maggiorenne ed e’ stata introdotta in un giro di prostituzione in locali per scambisti. Ad innescare quello che per la ragazza e’ stato un incubo, tanto da indurla anche a tentare il suicidio ingerendo farmaci scaduti, e’ stata la conoscenza in chat di uno dei 5: un ferrarese di 48 anni che l’ha adescata sul web. Dopo essersi fatto spedire una foto, lo sconosciuto le ha proposto di avere un rapporto sessuale con lui in cambio di 50 euro.

Da li’ ad una settimana, la giovane che ha parlato di problemi economici in famiglia, ha accettato il primo incontro. Il 48enne, pero’, le ha subito prospettato la possibilita’ di ulteriori guadagni nel caso avesse accettato di prostituirsi con alcuni suoi amici. E’ a questo punto che scatta un crescente ciclo di violenze e sevizie sessuali di gruppo, protattesi per anni, con piu’ di un incontro alla settimana organizzati nelle abitazioni private dei 5 aguzzini.

Per anni, la ragazza, terrorizzata dalle minacce dei suoi pwersecutori, non ha parlato con nessuno, neanche con la madre con cui viveva dopo la separazione dei genitori. A convincerla a rivolgersi ad una psicologa e’ stato un ragazzo con la quale nel 2009 la vittima aveva stretto una relazione sentimentale.

E’ grazie a questo rapporto d’amore e all’assistenza della psicologa che la giovane, ad aprile 2009, ha deciso di raccontare parte di quanto accaduto alla Polizia di Bologna. Il caso e’ giunto in Procura nel marzo 2009.Dai sopralluoghi e dagli accertamenti degli inquirenti sono state verificate tutte le informazioni fornite dalla ragazza che ha riconosciuto sia i locali notturni in cui era stata costretta a prostituirsi dopo il compimento dei 18 anni, sia alcune persone del giro.

A coordinare le indagini e’ il Pm Maria Gabriella Tavano che ha chiesto i rinvii a giudizio, accolti dal Gup. I 5, di cui solo due sono accusati anche per sfruttamento della prostituzione avvenuta dopo che la ragazza ha compiuto 18 anni, saranno tutti processati nel dibattimento che si aprira’ venerdi’ prossimo davanti al giudice.