«Il principale problema di questa città, a giudizio dell’opposizione, è la terribile ed incontrastata ascesa della criminalità. Io in centro storico ci vivo da quando sono nato, 47 anni fa. In tutta franchezza, non ho mai avuto una percezione di pericolo così bassa come in questo periodo. E non si tratta solo di una mia sensazione, i dati statistici lo confermano: i reati sono in calo.

Così Stefano Lucchi, segretario del circolo Pd Centro storico, alla Lega e al Pdl.

Il centro storico era senza dubbio più insidioso, anche nelle ore serali, una quindicina d’anni fa quando i punti di ritrovo per i giovani erano diminuiti sensibilmente e le strade erano assai meno popolate di adesso. Da alcuni anni, pressoché ovunque è facile trovare gente a tutte le ore, ed è venuta meno la sensazione di inquietudine che in precedenza generavano le strade e le piazze vuote.

Certo che è giusto vigilare, tenere alta la guardia e chiedere alle Istituzioni di assicurare la massima sicurezza a tutti noi. Ma non si può stravolgere la realtà raccontando fandonie come fanno quotidianamente Lega, Pdl e soci, sui “pericoli per l’incolumità dei modenesi”, come se Modena fosse la Chicago degli anni ‘30.

E poi bisogna cominciare a fare qualche distinzione tra chi si impegna seriamente sul fronte della sicurezza e chi no. Un compito che lo Stato, se stiamo ai numeri, svolge molto male, pur avendone la principale responsabilità. Il tasso di copertura degli organici delle forze dell’ordine è drammaticamente carente, mancano non solo gli uomini ma persino la benzina per le volanti. Se invece prendiamo il Comune, relativamente all’organico dei vigili urbani, siamo prossimi alla copertura totale.

Sarebbe allora il caso che la Lega e il Pdl spiegassero ai modenesi come mai il “loro” ministro assegni poliziotti solo alle città “amiche” in Lombardia e Veneto e invece lèsini, o anzi rifiuti, l’invio di Forze dell’Ordine nella nostra città. E’ il paradosso di una destra che, localmente, strilla che non c’è sicurezza, e a Roma taglia con l’accetta l’apparato di difesa dell’Ordine Pubblico. Negare l’evidenza e agire in senso opposto a quanto viene proclamato pubblicamente, sembrano essere i marchi di fabbrica di questo governo».