Anche il Comune di Casalgrande aderirà alla mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura promossa da Federculture e ANCI per il 12 novembre prossimo, contro i provvedimenti inseriti nella Finanziaria. A questa importante iniziativa dal titolo “Porte chiuse, luci accese sulla cultura” hanno già aderito diversi enti e associazioni, fra cui la Conferenza delle Regioni e l’UPI (Unione delle Province Italiane): e crescono le adesioni da parte di amministrazioni, enti e aziende di settore.
Infatti, in molte città e cittadine italiane, venerdì 12 novembre i servizi culturali quali musei, biblioteche e teatri saranno chiusi in segno di protesta e per sensibilizzare i cittadini sugli effetti della Finanziaria 2010 sul settore culturale che, se confermati, porteranno ad un drammatico ridimensionamento di attività e servizi per i cittadini. Inoltre il Comune intende esprimere la propria netta contrarietà contro il prestito a pagamento in biblioteca e il conseguente inserimento di tariffe all’utente per i servizi bibliotecari, poiché l’Amministrazione non ritiene giusto trasformare il prestito bibliotecario in un servizio a pagamento. Le biblioteche inoltre, sia per i loro scopi istituzionali sia attraverso le loro numerose e seguitissime attività (gruppi di lettura, seminari, laboratori, incontri con autori e mostre) promuovono e sostengono la passione per la lettura, a vantaggio diretto degli autori e degli editori.
Per Giuliana Pedroni, assessore alla Cultura, “la giornata del 12 rappresenta un vero black out della cultura, per protestare contro uno scenario che rischia di diventare insostenibile per gli enti locali, poiché è drasticamente messa a repentaglio la politica di intervento pubblico nella cultura. Addirittura, le riduzioni a carico delle amministrazioni locali potrebbero anche raggiungere circa 800 milioni di euro solo nei prossimi due anni. La nostra giornata “senza cultura” -prosegue l’assessore- coinvolgerà gli spazi più diversi, dal teatro De André, esempio virtuoso di luogo culturale economicamente in attivo, alla biblioteca, altra struttura casalgrandese che può vantare numero di utenti e un accesso in costante aumento. Entrambi sono luoghi che sicuramente risentiranno pesantemente di tali modifiche volute dal Governo”.

