Confagricoltura Emilia-Romagna plaude alla risoluzione sulla crisi nel settore dell’allevamento dell’Unione europea approvata nel corso dell’ultima sessione plenaria del Parlamento europeo. L’atto sollecita la Commissione europea ad impedire ulteriori speculazioni nel comparto zootecnico e a prendere provvedimenti in grado di contrastare le attuali tensioni dei mercati, come ad esempio la recente decisione di immettere sul mercato 2,8 milioni di tonnellate di cereali attualmente immagazzinati in regime d’intervento mediante una procedura di aggiudicazione per contribuire ad abbassare i prezzi del mangime e consentire agli allevatori di tirare il fiato.

“La risoluzione accende finalmente i riflettori sulle attuali criticità del settore – commenta Confagricoltura Emilia-Romagna – Per evitare il collasso del sistema è diventato imperativo individuare soluzioni concrete. E’ necessario eliminare le spine al fianco degli allevatori che non riescono più a trarre profitto dalla loro attività economica. Va fermato il costante aumento dei costi legati alla produzione e ai periodici adeguamenti alla normativa europea, la concorrenza serrata da parte delle importazioni provenienti dai Paesi terzi, la dipendenza di alcuni Paesi di materie prime per mangimi, le continue impennate dei prezzi dei cereali nonché i prezzi troppo bassi ottenuti dagli agricoltori per i prodotti a base di carne”.

Confagricoltura Emilia-Romagna auspica che “la risoluzione contribuisca a fare in modo che la Pac post 2013 disponga di una dotazione finanziaria robusta e degli strumenti necessari a garantire una concorrenza equa tra gli allevatori, a contrastare la volatilità dei prezzi, a reagire con tempestività alle eventuali situazioni critiche all’interno dell’OCM unica, nonché a rafforzare il potere negoziale della parte agricola in sede di contrattazione”.

“Solo affrontando in modo integrato e strutturato le difficoltà con le quali il settore si sta confrontando – conclude l’organizzazione degli imprenditori agricoli – sarà possibile contrastare la perniciosa crisi in cui versa il mondo allevatoriale”.