Confagricoltura Emilia-Romagna sollecita il Governo e il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti a trovare le risorse necessarie per sostenere il settore delle carni bovine affrontando e risolvendo il problema delle frodi fiscali che per il comparto hanno un peso estremamente rilevante e sottostimato dalle Istituzioni comunitarie e nazionali.

È necessario – ritiene compatta la Sezione Economica Regionale carni bovine di Confagricoltura – mobilitarsi nella maniera più rapida ed efficace possibile per contrastare il dilagante e preoccupante fenomeno dell’evasione fiscale nel commercio di animali vivi che in Europa, con la creazione di società di comodo, sta raggiungendo cifre esorbitanti e che, solo per il comparto delle carni bovine, raggiunge approssimativamente un giro d’affari di più di 300 milioni di euro l’anno.

Confagricoltura Emilia-Romagna si oppone fermamente a queste pratiche fraudolente, a causa delle quali il mondo allevatoriale non solo risulta penalizzato sui mercati, ma viene privato di ingenti risorse economiche che, se recuperate, potrebbero essere utilizzate per elaborare solide politiche strutturali funzionali alla ripresa del settore e a tutela dei consumatori.

Per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale Confagricoltura Emilia- Romagna invita il Governo ad operare su due fronti: potenziare lo strumento Vies (Vat Information Exchange System), il servizio comunitario che consente agli operatori commerciali titolari di una partita Iva che effettuano cessioni intracomunitarie di verificare la validità del numero di identificazione Iva dei loro clienti e adottare anche per il settore zootecnico il regime dell’inversione contabile.