La Gestione del Rischio Endocrinologico in Ematologia ed Oncologia Pediatrica è al centro di un workshop organizzato dal Dipartimento ad Attività Integrata Materno Infantile e dal Master Interateneo in “Management dei disordini endocrini e metabolici in età evolutiva” che si tiene a Modena il 18 novembre 2010 a partire dalle ore 10,00 nell’aula P01 del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Policlinico, via del Pozzo 71).

Il workshop è stato organizzato dal prof. Paolo Paolucci, direttore del Dipartimento Materno – Infantile e dal prof. Lorenzo Iughetti, presidente del Master Interateneo in “Management dei disordini endocrini e metabolici dell’età evolutiva”, con il patrocinio della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. Scopo dell’iniziativa è far incontrare oncologi ed endocrinologi pediatri per condividere le conoscenze sul tema e per delineare strategie di gestione clinica di queste problematiche.

Il workshop si articola in due sessioni. La prima si occupa della percezione del rischio endocrinologico in diversi tipi di tumori – leucemie, tumori cerebrali, tumori solidi. In questa sessione spicca l’intervento del prof. Paolo Paolucci su “Luci e ombre della chemioterapia”, sugli effetti a lungo termine delle cure chemioterapiche, tema sul quale Paolucci ha pubblicato nel 2009 uno studio sulla prestigiosa The Lancet Oncology. “L’impiego della chemioterapia, radioterapia e chirurgia – ha spiegato il prof. Paolo Paolucci – ha permesso di ottenere importanti risultati nella cura dei bambini affetti da tumore, tanto che per alcune forme la sopravvivenza oggi supera il 75%. Più recentemente l’introduzione e l’affermazione del Trapianto di Midollo Osseo autologo e allogenico nella strategia terapeutica ha ulteriormente accresciuto il numero di pazienti pediatrici lungo-sopravviventi o, meglio, guariti. Questi importanti risultati hanno permesso di comprendere meglio che, oltre alle complicanze di tipo endocrinologico che possono realizzarsi acutamente nel corso della terapia, altre alterazioni endocrine si possono presentare anche a lungo termine in questi pazienti, essendo correlate, direttamente o indirettamente, alle terapie anti-tumorali praticate. Da queste osservazioni deriva, pertanto, la necessità di studiare, monitorare e correggere questi aspetti nel corso del tempo, oltre la conclusione della terapia oncologica.”

La seconda sessione (inizio alle 14,30) affronterà il tema delle alterazioni croniche, che si possono manifestare nei pazienti che hanno superato il tumore: problemi di crescita, alla tiroide, il diabete, lo sviluppo sessuale, l’obesità. “Conoscere la possibilità che in fase acuta si possa realizzare per esempio un quadro di diabete mellito o che, nel lungo termine, il paziente guarito possa avere problemi di crescita, tiroidei, metabolici o riproduttivi è indispensabile per una corretta gestione di questi pazienti e per assicurare loro una buona qualità di vita anche nel lungo termine” ha commentato il prof. Lorenzo Iughetti.

Sono tematiche queste su cui la sanità modenese ed il Policlinico in particolare vanta una lunga tradizione che ne ha arricchito tanto le competenze professionali quanto la pratica clinica. Da qui l’esigenza di potere riunire a Modena i maggiori esperti nazionali nei diversi settori disciplinari coinvolti per un confronto di alto livello scientifico volto a tradurre in appropriate iniziative assistenziali quanto di più avanzato oggi viene svolto a livello diagnostico-terapeutico.