Attraverso il “Progetto siepi” quest’anno verranno messe a dimora sul territorio di Castelvetro 500 piante per la realizzazione di siepi; boschetti e filari alberati. Al progetto hanno aderito una ventina di cittadini proprietari di terreno agricolo, ai quali il Comune di Castelvetro di Modena ha fornito gratuitamente il materiale vivaistico e la consulenza tecnica per la reintroduzione di siepi, alberature e boschetti di piante autoctone. Si tratta di un’iniziativa che oltre a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del verde, migliora la qualità dell’ambiente creando una serie di corridoi ecologici per salvaguardare animali selvatici , piante autoctone e creare in questo modo un contatto diretto tra la siepe e la coltura agricola, adempiendo in modo efficace alla funzione equilibratrice dell’ecosistema agrario. Il “verde” è importante per la vita dell’uomo, ma col concetto di verde si possono individuare tante realtà, per es. un bosco di querce, una piantagione di pioppi, un boschettto di robinia, ecc.; diverse dal punto di vista ecologico sia per la stabilità nel tempo che per l’effetto sul terreno o sulla regimazione delle acque, che per gli animali che ospitano.

 Questo progetto è stato realizzato tenendo in considerazione il concetto che in ogni luogo dovrebbero trovarsi quelle specie che meglio vi possono vivere e che hanno un miglior effetto sull’ambiente. In virtù di questo concetto si sono scelte piante legnose quali l’acero campestre, il carpino, la farnia o quercus robur, il frassino, il sanguinello, il nocciolo, perché hanno una vita lunga, sviluppano apparati radicali più ampi e profondi, hanno un maggior effetto sul clima, sul terreno, sulla regimazione delle acque ed ospitano una fauna più svariata. Le piantine sono state consegnate sabato 20 novembre dall’Assessore Leonelli, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, a coloro che hanno partecipato al “Progetto siepi” che dovranno provvedere alla loro messa a dimora, alla manutenzione ed eventuale sostituzione delle piante non attecchite.