Mentre scriviamo queste note la CNN sta diffondendo la notizia che il presidente del Pakistan, Zardari, ha deciso di concedere la grazia ad Asia Bibi, la donna pakistana condannata a morte per blasfemia, se l’alta corte non sospendera’ la sentenza contro di lei e non la rilascera’. A dare la notizia è il governatore del Punjab, Taseer. «Asia Bibi non sara’ vittima di questa legge». Zardari ‘e « un presidente liberale e moderno, e non stara’ a guardare l’esecuzione di una povera donna».

Come Circolo Culturale Artemisia stiamo in attesa partecipe che la notizia sia seguita dai fatti, ma intanto ci uniamo alla presa di posizione del consigliere comunale del PD Giulia Pigoni e condividiamo lo spirito e il contenuto del documento da Lei presentato in difesa di Asia Bibi e del suo diritto a professare la fede cristiana in cui crede e del diritto di ogni uomo ad onorare il Dio in cui ha fede.

Mai come ora ci son parse tanto attuali le parole dell’invocazione a Dio pronunciate da Voltaire nella voce ‘Tolleranza’ del suo Dizionario filosofico:

«Non mi rivolgerò dunque più agli uomini; ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi e di tutti i tempi[…]. Che coloro i quali accendono ceri in pieno giorno per celebrarti, sopportino coloro che si contentano della luce del tuo sole; che coloro i quali ricoprono le loro tonache con una tela bianca per significare che bisogna amarti, non odino coloro i quali affermano la stessa cosa ricoperti da un mantello di lana nera; che sia considerata la stessa cosa l’adorarti servendosi di un’antica lingua, o adoperandone una più recente …Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! […] Se i flagelli della guerra sono inevitabili, almeno non odiamoci, non straziamoci a vicenda nel tempo di pace, e impieghiamo l’istante della nostra esistenza a benedire ugualmente in mille lingue diverse, dal Siam alla California, la tua bontà che ci ha donato quest’istante».

Come Associazione sensibile ai problemi della condizione femminile, l’unica intolleranza che ammettiamo è quella verso l’ingiustizia e la sofferenza, in particolare delle donne: faremo sentire la nostra voce in difesa di Asia e di tutte le donne private dei diritti in queste settimane comprese tra il 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza alle donne e il 10 dicembre Giornata mondiale dei Diritti umani.

Rivolgiamo un appello a tutti coloro che rivestono un ruolo di potere in ambito civile: nessuna intolleranza in materie di opinione, in modo particolare in materia religiosa! Ciò deve valere per qualsiasi religione, e deve valere reciprocamente per la nostra nazione come per le altre, per la città in cui viviamo come per il mondo intero.A ciascuno di noi, non solo agli Organismi internazionali, spetta il compito di promuovere e sostenere la cultura del rispetto e dell’ascolto dell’altro, nella sua diversità, garantendo a ciascuno il pieno riconoscimento della dignità di uomo e di donna.

(Circolo Culturale Artemisia Gentileschi Sassuolo)