«Nonostante i tagli imposti dalla manovra correttiva del governo e gli effetti della crisi economica, non rinunciamo a guardare al rilancio competitivo del territorio, facendo scelte precise e strategiche». Il presidente Emilio Sabattini definisce così la proposta di bilancio preventivo della Provincia di Modena per il 2011 e il Piano triennale degli investimenti, presentati lunedì 29 novembre al Consiglio provinciale, mentre la discussione e il voto sono previsti nella seduta consiliare del 22 dicembre.

La manovra economica per il 2011 è complessivamente di 135 milioni di euro, 25 in meno rispetto allo scorso anno, con un Piano degli investimenti che comunque prevede quasi 40 milioni di euro di interventi nel 2011 (133 nel triennio), 12 dei quali messi in campo con risorse proprie.

«Gli effetti della manovra d’estate sono pesanti – spiega il presidente Sabattini – sia per quanto riguarda i tagli diretti ai trasferimenti degli enti territoriali sia per le ricadute dei tagli alle Regioni, che a cascata ricadono su Province e Comuni. A questo si aggiunge una riduzione delle entrate tributarie di circa 400 mila euro per effetto della crisi. Il risultato è un meno 15,8 per cento sul totale delle entrate, al quale facciamo fronte attraverso una ulteriore razionalizzazione della spesa, la riorganizzazione delle funzioni dell’ente e politiche di semplificazione dell’attività burocratico-amministrativa.

Le entrate tributarie scendono a 57,5 milioni di euro (-0,7 per cento) per effetto della crisi economica, così come si riducono di oltre 4 milioni di euro (-15 per cento) i trasferimenti per la gestione delle funzioni delegate dalla Regione.

«Questa situazione – aggiunge Sabattini – pone naturalmente la necessità di concentrare le risorse su alcune priorità: la scuola, la viabilità, l’ambiente e il rilancio dell’economia, riducendo l’impegno rispetto ad ambiti d’intervento meno strategici. Abbiamo garantito gli investimenti, che sono un volano per la ripresa, con un’attenzione particolare alla qualità ambientale: l’introduzione di un Fondo di rotazione per il risparmio energetico da un milione di euro l’anno per tre anni, il piano per il fotovoltaico e la conferma del sostegno al trasporto pubblico locale, pesantemente colpito dai tagli statali, ne sono la conferma».

«Grazie all’azione forte della Provincia e del sistema degli enti locali, il nostro territorio sarà interessato nei prossimi anni da grandi investimenti infrastrutturali, nell’ordine di un miliardo e mezzo di euro, che lo renderanno più moderno e appetibile» spiega Sabattini, ricordando l’avvio di opere quali la Cispadana e il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo. A queste si aggiungono le opere previste dalla Società Autobrennero sugli svincoli di collegamento con l’A1 e la terza corsia. «Non rinunciamo a guardare al futuro quindi – aggiunge Sabattini – lavorando per rendere questo territorio più attrattivo. Abbiamo avviato, inoltre, un censimento delle aree deindustrializzate, e su questo costruiremo una proposta al sistema degli enti locali e allo Stato tesa a favorire gli investimenti».

Sul fronte della spesa, la manovra della Provincia prevede una riduzione, solo per il personale, di un milione di euro (-4,3 per cento), non prevedendo la sostituzione dei 25 dipendenti andati in pensione nel corso del 2010. Si riducono del 15,9 per cento le spese di sviluppo per la realizzazione delle politiche dell’ente, che ammontano a 4,4 milioni di euro (850 mila euro in meno rispetto al 2010). Restano sostanzialmente stabili le spese di gestione (13,6 milioni di euro, pari allo 0,2 per cento in più) grazie ad azioni di revisione sui consumi energetici e alla razionalizzazione degli spazi per uffici.

«I tagli dei trasferimenti statali si concretizzano tramite una maggiore restituzione di fondi – spiega l’assessore al Bilancio Marcella Valentini – in quanto da tempo la Provincia di Modena non registra trasferimenti da parte dell’erario. Si tratta di un federalismo fiscale a rovescio, per effetto del quale dovremo “restituire” allo Stato 6 milioni di euro. Nonostante questo ci siamo assunti la responsabilità di un bilancio di previsione che riesce a garantire la congruità rispetto agli obiettivi posti dal Patto di stabilità interno per il triennio 2011-2013, anche se – avverte Valentini – le norme del Patto sono in corso di modifica da parte del Parlamento e, se confermate, rischiano di essere ulteriormente penalizzanti per il nostro ente».

INVESTIMENTI PER 40 MILIONI DI EURO SULLE ENERGIE RINNOVABILI, LE SCUOLE E LA VIABILITÀ

Mette al centro l’ambiente e la produzione di energia “pulita” il Piano triennale degli investimenti della Provincia di Modena. A partire dal 2011 viene istituito un Fondo di rotazione per la green economy, che metterà a disposizione risorse per il credito per le imprese che vorranno investire nella produzione di energia da fonti rinnovabili, sul risparmio, l’efficienza e la certificazione energetica oltre che sulla riduzione di emissioni di Co2. A questo si aggiunge il secondo stralcio del Piano per l’installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici di proprietà della Provincia, con priorità a quelli scolastici, per una spesa di 3 milioni di euro nel 2011 (dieci milioni nel triennio). Si propone inoltre un investimento in partnership pubblico-privato per la ristrutturazione dell’ex Caserma Fanti.

Complessivamente, il Piano degli investimenti prevede realizzazioni per poco meno di 40 milioni di euro nel 2011 (113 milioni nel triennio), ricorrendo all’indebitamento per circa 12,4 milioni.

Tra le priorità la scuola, con interventi vari di manutenzione straordinaria e adeguamenti normativi degli impianti (2 milioni 200 mila euro) e l’adeguamento sismico dell’Istituto Baggi di Sassuolo (400 mila euro).

Per quanto riguarda la viabilità, l’opera prioritaria è il completamento della Pedemontana: «Dopo l’appalto del tratto Solignano-Sant’Eusebio – spiega il presidente della Provincia Emilio Sabattini – siamo pronti per la progettazione del nuovo lotto, già finanziato, da 4 milioni di euro. Il ricorso presentato da un privato, però, rischia di bloccare i lavori, cosa che speriamo non avvenga visto che si tratta di una infrastruttura strategicamente importante».

Oltre alla Pedemontana, è prevista la variante di Marano alla Sp 4 (un milione e 800 mila euro). Tre milioni di euro sono destinati al rifacimento di tappeti stradali e risagomature, e poco meno di 5 milioni alla manutenzione straordinaria della viabilità.

Tra gli interventi per l’area economica, infine, contributi per la riqualificazione delle aree commerciali (950 mila euro) e la valorizzazione commerciale (450 mila euro), oltre a quelli agli agricoltori per i danni da avversità atmosferiche (500 mila euro).

CONTINUA LA SEMPLIFICAZIONE PEC DALL’1 DICEMBRE E CALANO I TEMPI DELLE PROCEDURE

Da mercoledì 1 dicembre la corrispondenza ufficiale tra la Provincia di Modena e gli altri enti locali si svolgerà solo tramite Posta elettronica certificata (Pec), sostituendo lettere e raccomandate, con un risparmio previsto di almeno 60 mila euro all’anno. E’ una delle azioni di semplificazione amministrativa avviate nel corso dell’anno per «diminuire la burocrazia e aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione» spiega il presidente della Provincia Emilio Sabattini annunciando una serie di nuovi interventi che riguarderanno in particolare lo snellimento delle pratiche amministrative per facilitare cittadini e aziende, per le quali «ridurre costi e tempi significa liberare risorse da investire nell’attività d’impresa»

Tutte le procedure autorizzative dell’ente saranno monitorate per arrivare a formulare delle proposte di riduzione dei tempi, mentre nelle procedure in cui intervengono anche altri soggetti, come la Regione, la Provincia si attiverà per ottenere analoghi risultati.

Nel frattempo, la Provincia sta coordinando un progetto per migliorare l’azione degli Sportelli unici delle attività produttive attraverso l’unificazione e la standardizzazione delle procedure e con l’attivazione di un sistema informativo unico per l’accesso telematico ai servizi e la gestione on line delle pratiche che sarà pienamente operativo entro la prossima primavera.

Tra gli altri progetti di semplificazione già attivati dalla Provincia ci sono anche il passaggio al digitale per la partecipazione a bandi e concorsi e la riduzione dei tempi nella pubblicazione degli atti attraverso l’albo pretorio informatico. Nell’ambito del percorso di riorganizzazione dell’ente sulla base del quale sono state ridotte le posizioni dirigenziali e accorpati aree e servizi, inoltre, l’adozione di pratiche di semplificazione è diventato uno dei criteri di valutazione dei dirigenti.

ENTRATE RIDOTTE DA CRISI E “TAGLI” IN RIPRESA I CONSUMI DI ENERGIA, IPT E RCA IN CALO

Torna a crescere, anche se di poco, il consumo di energia elettrica a uso produttivo, ma la stagnazione del mercato dell’auto continua ad incidere negativamente sui “conti” della Provincia. La previsione per il 2011 per quanto riguarda le entrate proprie è di complessivi 57,5 milioni di euro, con minori entrate per 400 mila euro (- 0,7 per cento) rispetto al 2010, dove già il dato era in calo.

L’addizionale sul consumo di energia elettrica aumenta del 2,1 per cento (273 mila euro in più) per un introito totale di 13,3 milioni di euro. Aumentano anche le entrate derivanti dall’imposta per la tutela dell’ambiente, pari 4,8 milioni di euro, in crescita del 4,3 per cento (200 mila euro in più).

Ancora critica, invece, la situazione in relazione al mercato dell’auto: tra imposta provinciale sull’Rc auto (25 milioni di euro di entrate complessive) e imposta di trascrizione sulle immatricolazioni (14,3 milioni di euro), la previsione è di 860 mila euro in meno rispetto al 2010.

In flessione le entrate extratributarie (500 mila euro in meno rispetto all’anno precedente, pari a – 14,5 per cento) in conseguenza della riduzione dei tassi attivi sugli investimenti della liquidità (520 mila euro in meno).

In significativo calo anche le entrate da trasferimenti correnti: dalla Regione arriveranno oltre 3 milioni di euro in meno rispetto all’anno scorso per funzioni delegate (19,7 milioni di euro, in calo del 13,7 per cento) in gran parte destinati a formazione professionale e lavoro. Dalla Regione, a causa dei tagli del governo, arriveranno 1,2 milioni di euro in meno anche sui contributi, portando il totale a 4,9 milioni di euro rispetto agli oltre 6 milioni del 2010, un calo che supera il 20 per cento.

Le entrate di parte corrente, pari a 86 milioni di euro, sono in calo del 5,9 per cento rispetto all’anno scorso (5,4 milioni di euro in meno), mentre quelle in conto capitale si sono ridotte del 34,2 per cento per un totale di 38,5 milioni di euro (erano venti in più nel 2010).