«Superare l’attuale sovrapposizione di inefficienze nel governo della linea ferroviaria da Modena a Verona, spostando di fatto sulla direzione regionale dell’Emilia Romagna la gestione dell’infrastruttura e responsabilizzare il compartimento regionale di Trenitalia nella gestione, spezzando di fatto la linea a Mantova».

La proposta della Provincia di Modena, contro i sempre più frequenti disservizi sulla linea ferroviaria Carpi-Modena, è stata illustrata da Stefano Vaccari, assessore provinciale con delega alla Mobilità, nel corso del Consiglio provinciale di lunedì 29 novembre, rispondendo a due interpellanze presentate da Monica Brunetti (Pd) e da Dante Mazzi, Giovanna Bertolini e Mauro Sighinolfi (Pdl).

Vaccari ha ricordato che la richiesta è stata concordata con i Comuni di Modena, Carpi, Novi, Soliera e con il Comitato utenti. «Su questo tema – ha ricordato Vaccari – si è già tenuto un incontro in Regione. Abbiamo deciso di assumere comportamenti più drastici di quelli che abbiamo assunto fino ad oggi anche perché gli utenti hanno avuto anche troppa pazienza». Vaccari ha illustrato le proposte presentate per il rilancio della linea: orario cadenzato a 30 minuti tra Modena e Carpi e a 60 tra Modena e Verona, il raddoppio del binario fra Modena e la nuova fermata di Villanova San Pancrazio ancora da attivare e nuovo materiale rotante.

Durante il dibattito Brunetti ha chiesto chiarimenti sull’evolversi della situazione in particolare sulla perdurante scarsa qualità del materiale rotabile («non all’altezza delle esigenze degli utenti») tenendo conto che «all’inizio dell’anno Trenitalia avrebbe dovuto provvedere all’acquisto e alla messa in circolazione di nuove carrozze adeguandosi al contratto di servizio». Brunetti ha poi proposto la definizione di un documento unitario del Consiglio per chiedere che il controllo gestionale dell’intera tratta da Mantova a Modena venga assegnato alla Regione Emilia Romagna».

Mazzi dopo aver denunciato i «disservizi ormai cronici», ha valutato positivamente le decise prese di posizione della Provincia su questo problema, mentre Sighinolfi, giudicando «vergognosa la situazione delle carrozze e delle motrici», ha invitato la Provincia a insistere nelle pretendere una svolta nelle gestione di una linea ma anche a titolo di risarcimento «almeno un mese gratuito di abbonamento per studenti e pendolari».