«Il nostro territorio risale le classifiche della qualità della vita? E’ senz’altro una notizia positiva, in questo momento abbiamo bisogno di ottimismo per affrontare la difficile sfida imposta dalla crisi economica». Il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini si dice, tuttavia, «scettico rispetto alle modalità di definizione di questi strumenti di lettura dei cambiamenti. Come poteva sembrare paradossale retrocedere sensibilmente nei momenti di prosperità economica, può sembrarlo oggi risalire in maniera così evidente proprio nel punto di massima difficoltà del sistema economico e sociale. Non dimentichiamo che la crisi ha colpito la nostra provincia duramente, ben più che altre zone d’Italia, e l’emergenza non può ancora dirsi finita».

Analizzando i dati emersi dalle indagini sulla qualità della vita pubblicate da Sole 24 Ore e Italia Oggi, Sabattini sottolinea «la tenuta rispetto ad alcune voci, prima tra tutti l’occupazione, e questo dimostra che, rispetto ad altre aree del Paese, il “patto” tra enti locali e le misure messe in campo hanno prodotto risultati positivi. Questo è un territorio che non si è arreso, e insieme alle forze economiche e sociali ha una progettualità per il futuro. In questo senso, credo che il riconoscimento dei due quotidiani economici possa rappresentare uno stimolo per andare avanti su questa strada».

Tra le voci che contribuiscono a migliorare le performance del territorio modenese c’è la qualità ambientale, «un tema – aggiunge Sabattini – sul quale questa Amministrazione ha puntato con decisione, e continuerà a farlo con le scelte future, come dimostra la proposta di bilancio preventivo che abbiamo presentato».

Quanto al trend in miglioramento per quanto riguarda l’ordine pubblico, per Sabattini «è un riconoscimento dell’impegno straordinario messo in campo dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, anche se non può in alcun modo rappresentare un punto di arrivo. Come dimostrano le classifiche, nonostante la battuta d’arresto determinata dalla crisi economica, il nostro rimane un territorio ricco e proprio per questo potenzialmente appetibile per chi svolge attività illecite».