Su 10.700 segnalazioni trasmesse dai comuni all’Agenzia delle entrate quasi l’80% arriva dall’Emilia Romagna. Trend ”significativi” stanno pero’ arrivando anche da Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Marche e Umbria. In ”ritardo”, invece, il Lazio le regioni meridionali e le isole. A dare una prima valutazione sulla partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi statali, aggiornata al 15 novembre, è il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, nel corso di un’audizione in commissione Finanze al Senato.

Secondo i dati le segnalazioni complessive ammontano a 10.700 di cui sono 7.000 le segnalazioni in lavorazione, 2.000 quelle archiviate e 1.700 quelle gia’ lavorate. Queste ultime hanno portato a una maggiore imposta accertata di 16,2 milioni di euro, una maggiore imposta definita di 4 milioni e una maggiore imposta riscossa di 1,9 milioni. Befera ricorda quindi che da parte del dipartimento delle Finanze e’ in corso di emanazione il provvedimento per consentire la devoluzione degli importi spettanti ai comuni.

Il direttore sottolinea inoltre il forte impegno dell’Agenzia per ”supportare e stimolare i comuni ad operare per la predisposizione e l’invio delle segnalazioni”. L’obiettivo dell’Agenzia, sottolinea Befera, ”e’ fare sistema con gli enti locali per rafforzare il contrasto all’evasione fiscale e ottenere un ritorno in termini di legalita’ e recupero di gettito”.