Il Consiglio comunale di Carpi di ieri, 16 dicembre, ha visto discutere una importante delibera, relativa all’approvazione della Convenzione fra i Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera e l’Unione delle Terre d’Argine per il trasferimento a quest’ultima delle materie inerenti Assistenza sociale, Sanità, Casa, Sistemi Informativi e Servizio Informativo-Statistico. L’assessore alle Politiche sociali del Comune Alberto Bellelli ha riassunto le caratteristiche della delibera in questione, ricordando come questo tema fosse compreso nel programma elettorale della coalizione che ha poi espresso la Giunta, e che le politiche sociali da anni sono già comunque pianificate a livello distrettuale tra Comuni e Azienda Usl, “quindi la macchina amministrativa si adeguerà abbastanza agevolmente. A livello organizzativo le diverse aree avranno un riferimento territoriale e le progettualità saranno trasversali ma per gli utenti non cambierà nulla e ogni presidio dei quattro Comuni dell’Unione rimarrà. Non passeranno alle Terre d’Argine aspetti come la parte patrimoniale dell’Ufficio Casa, le autorizzazioni sanitarie, la tutela giuridica dei minori, la vigilanza su poliambulatori e ospedale, mentre all’Asp saranno imputati i contratti di servizio per i soggetti gestori in fase di accreditamento e accreditati. L’Unione con il passaggio di queste tematiche diviene per entità di Bilancio il primo dei cinque enti a cui si chiede di firmare la Convenzione. Alle Terre d’Argine passeranno 48 persone in tutto, 33 di queste da Carpi: si apre un’opportunità per la futura evoluzione dei servizi, penso agli Sportelli sociali: questo è un investimento politico tangibile”.

L’assessore al Bilancio Cinzia Caruso ha dal canto suo trattato del passaggio all’Unione del Centro Elaborazione Dati e dell’Ufficio Statistica: già Sia e Sit sono entrati in Unione da qualche anno. Caruso ha poi sottolineato le possibilità che si aprono per questi servizi ora sovra-comunali. “Il Ced di Carpi diverrà asse portante di quello dell’Unione, così come avverrà per l’Ufficio Statistica: si garantirà così maggiore omogeneizzazione, l’uso di sistemi applicativi comuni per le quattro Anagrafi, arrivando anche a risparmi”.

Dopo alcune risposte a quesiti tecnici (ai Comuni rimangono materie come Urbanistica, Ambiente, Comunicazione, Lavori pubblici, Cultura, Sport, Commercio, Politiche giovanili, Servizi generali, Onoranze funebri…; questa non è una fusione tra Comuni, ognuno dei quattro enti decide servizi e risorse; l’assessore-Sindaco ha un ruolo di coordinamento) è intervenuto ad aprire il dibattito il consigliere Lorenzo Paluan, della Lista Civica Carpi a 5 Stelle-Beppegrillo.it-Prc. Paluan ha criticato il fatto che “l’Unione non abbia un orizzonte temporale definito e non sia rappresentativa del corpo elettorale, in particolare perché comprende enti dove vigono sistemi elettorali diversi e dove il 3% della mia lista non basta per avere un membro nel Consiglio. Potevate modificare questa composizione e non lo avete fatto, tra poco avremo un Consiglio comunale che deciderà ben poco e sottraendo materie sempre più importanti al controllo democratico delle liste di minoranza come la mia”.

Roberto Benatti (PdL) prendendo la parola ha ricordato che da tre anni il passaggio all’Unione di queste materie “viene rimandato: sono esigenze di quadratura di bilancio quelle che hanno portato a ciò. Ma qual è la logica che presiede a queste scelte? Perché la Ragioneria ad esempio non viene conferita all’Unione?”. Benatti ha poi letto un emendamento alla Convenzione in discussione, nel quale chiedeva che in caso di progetti di particolare impatto da discutere in sede di Giunta e Consiglio delle Terre d’Argine questi dovessero passare obbligatoriamente prima all’attenzione del Consiglio comunale o delle Commissioni consiliari per la relativa illustrazione. “Ad esempio delibere come il progetto della scuola di Cibeno…così possiamo dire la nostra, esplicitare le nostre prerogative senza rischiare che sia qualche altro Sindaco- assessore con peso specifico superiore a decidere”.

Il Sindaco Enrico Campedelli ha proposto allora a Benatti di trasformare questo suo emendamento in un ordine del giorno. Paolo Zironi (Pd) ha sottolineato positivamente il passaggio delle materie in discussione all’Unione, ha ricordato come nel Consiglio dell’Unione siano rappresentati i vari Consigli comunali, visto che i Consiglieri delle Terre d’Argine sono stati scelti dai componenti dei quattro civici consessi, e si è detto certo che si possa nella prossima legislatura cambiare il Regolamento su questo tema. Giliola Pivetti (capogruppo di ApC) ha spiegato dal canto suo come non abbia potuto ancora vedere economie di scala, omogeneità e razionalizzazioni a quattro anni dalla nascita dell’Unione. “Non sapremo mai dove si risparmia e due livelli di decisione non possono reggere. Dibattiamo il futuro delle Terre d’Argine in forma strutturale, altrimenti non possiamo che astenerci per l’impotenza nella quale ci dibattiamo e che crea imbarazzi e difficoltà anche tra i banchi di minoranza e maggioranza”. E se Maria Grazia Lugli (Pd) si è detta molto favorevole all’ampliamento delle competenze dell’Unione di converso il capogruppo della Lega nord Argio Alboresi si è chiesto invece come mai si debba andare avanti su questa strada “se poi non cambia niente…”

Daniela Depietri (Pd) ha spiegato come nelle Commissioni siano possibili approfondimenti delle materie in discussione e come economia di scala significhi anche dare servizi maggiori e migliori alla cittadinanza. Roberto Andreoli, capogruppo PdL, intervenendo in aula ha sottolineato in primis come il progetto Terre d’Argine sia debole perché non ha linee di sviluppo futuro: “si è accelerato nel 2006 il percorso verso l’Unione per superare i problemi legati al Patto di Stabilità, si sono trasferite materie senza che siano state mai dimostrate le economie di scala, mancando una completa riorganizzazione delle competenze devolute all’ente. Senza una prospettiva certa tutto questo mi crea difficoltà. Ora tra l’altro passa all’Unione il fiore all’occhiello dei servizi comunali, le Politiche sociali, e ci sentiamo sinceramente più tutelati da Alberto Bellelli e Giordano Canulli che da qualcun altro. Rimangono le criticità sulla rappresentatività e sul peso che Carpi sopporta rispetto agli altri Comuni membri. Se c’è disponibilità del Consiglio a portare tutti i progetti rilevanti dell’Unione davanti al nostro civico consesso per un momento informativo e di discussione lo considereremmo un passo rilevante e saremmo disposti a votare la delibera”. Il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha detto invece che “dire oggi che domani si farà un Comune unico significherebbe rallentare un processo in corso” e che “il Consiglio delle Terre d’Argine è rappresentativo. Avevamo detto che dopo le elezioni di Novi ne avremmo discusso. Non fermiamoci ai campanili e non diciamo che è stato il Pd a frenare un diverso meccanismo di rappresentatività perché non è vero, non è certo il nostro partito che può decidere del futuro dell’ente ma le quattro comunità interessate”.

Su quest’ultimo tema è intervenuto di nuovo il Sindaco Campedelli, che ha ribadito come dovrebbe essere una normativa nazionale a chiarire queste problematiche, e come la linea di tendenza anche a livello governativo sia quella di favorire la formazione di Unioni. “Dal 2007 al 2010 la somma conferita da Carpi alle Terre d’Argine per i servizi educativi e scolastici è stata più o meno la stessa ma abbiamo via via realizzato nuove sezioni di nido, permesso stabilizzazioni, garantito maggiori trasporti, dato servizi di qualità alla nostra comunità. Con l’Unione possiamo contare di più senza legarci ai campanili, mettendo assieme in modo responsabile servizi dei singoli centri: e nel 2011 rifletteremo sul passaggio di altri servizi comunali come Ragioneria e Personale a questo ente”.

Al momento del voto la delibera relativa all’approvazione della Convenzione fra i Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera e l’Unione delle Terre d’Argine per il trasferimento a quest’ultima di Assistenza sociale, Sanità, Casa, Sistemi Informativi e Servizio Informativo-Statistico è stata approvata da Pd e PdL, contrari Lorenzo Paluan, Luca Lamma (Fli) e Lega nord, astenuti i rappresentanti di ApC. L’ordine del giorno che richiedeva invece quanto illustrato da Roberto Benatti (documento firmato da Roberto Andreoli) è stato approvato all’unanimità.