I tagli al Bilancio comunale determinati dai provvedimenti del Governo centrale, avranno un impatto notevole in tutti i settori con ripercussioni pesanti sulla qualità dei servizi. Tutto questo a fronte di un quadro economico e sociale già compromesso dalla crisi di sistema che da oltre due anni erode posti di lavoro, reddito e sicurezze.

Una realtà dura da affrontare, che imporrebbe da parte delle Istituzioni (anche locali) un forte coinvolgimento dei cittadini nelle scelte (dolorose) che prevedibilmente dovranno essere compiute nei prossimi mesi.

Non ci sembra che questa sia stata la linea adottata fin qui, nemmeno a livello locale e nemmeno per l’aspetto che vogliamo oggi considerare, quello del trasporto pubblico. Si apprende dalla stampa che sono in vista aumenti consistenti delle tariffe del trasporto pubblico locale (9-10% medio con punte del 20% del biglietto urbano) e riduzioni di servizio, in particolare sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo che vedrebbe un taglio del 32% delle corse, anche durante gli orari di maggiore utilizzo.

Le notizie di una parziale retromarcia sui tagli al trasporto pubblico da parte del Governo, fanno sperare in un alleggerimento dei provvedimenti preannunciati, ma ci tocca in ogni caso evidenziare come ogni ipotesi di intervento sia stata decisa a livello locale senza il coinvolgimento degli utenti dei servizi (attraverso sindacati, associazioni, comitati, etc) e dell’alleato di maggioranza, SEL.

Così non va. Se i cittadini (coloro che non possono scaricare su altri i “tagli” perché sono l’ultimo anello della catena) non possono neppure scegliere con quale corda essere impiccati, allora si aprono seri interrogativi sul concetto stesso di democrazia.

E diventano esplosive le contraddizioni tra le scelte che le Amministrazioni stanno compiendo: come conciliare il taglio del 32% del servizio sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo (con abbonamenti già rilasciati per un servizio che ora si vuole dimezzare) col progetto di investimenti milionari sulla stessa infrastruttura? La tratta ferroviaria Modena-Sassuolo serve oppure no?

Potrebbe esserci la tentazione di scaricare difficoltà ed incongruenze sul fatto che per il trasporto pubblico in Regione (e in Provincia) operino diversi attori; per ciò che riguarda Modena, ATCM e FER. Ma il cittadino, sempre più vessato, non ha la possibilità di cavillare su chi deve fare che cosa; altrimenti si vada ad un unico Ente Regionale che sovrintenda al trasporto pubblico, in un’ottica di Area Vasta, evitando localismi, sovrapposizioni e sprechi.

Poiché, ad oggi, nessuna decisione è stata ufficialmente assunta, chiediamo che, prima di procedere, gli Enti locali (che hanno la responsabilità politica) aprano un tavolo di confronto con gli utenti dei servizi, ripristinando un tessuto di rapporto democratico tanto più indispensabile nel presente quadro di difficoltà generale.

(Sinistra Ecologia Libertà Modena)