Un moderno Doppler transcranico che consente di eseguire esami di grande importanza per i pazienti colpiti da ictus e che più in generale trova numerose applicazioni in campo clinico e nella ricerca. E’ stato donato alla Clinica Neurologica del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena, diretta dal professor Paolo Nichelli, un reparto di eccellenza nel trattamento dell’ictus e che grazie al nuovo strumento può fare un ulteriore salto di qualità. L’acquisto della nuova attrezzatura, la prima di questo genere in provincia di Modena, è il frutto della collaborazione fra l’associazione modenese ALICe (Associazione per la Lotta contro l’Ictus Cerebrale), la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e il Lions Club Modena Romanica. Inoltre, grazie ad ALICe è stata istituita anche una borsa di studio destinata a un giovane neurologo.

Le caratteristiche del nuovo strumento saranno ufficialmente presentate nella meeting room dell’Ospedale di Baggiovara (via Giardini 1355), martedì 21 dicembre alle 16.30, nel corso di una cerimonia alla quale prenderanno parte il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi, il direttore sanitario dell’Azienda USL di Modena Giorgio Lenzotti, il direttore dell’Ospedale di Baggiovara Chiara Gibertoni, il past president del Lions Club Modena Romanica Matilde Palmieri e le principali autorità lionistiche, la presidente di ALICe Renata Ferrari, l’assessore alle politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti e il vice sindaco di Modena Alvaro Colombo.

“Il doppler transcranico è una metodica che si basa sull’utilizzo degli ultrasuoni e permette in tempo reale di studiare il flusso a livello delle arterie cerebrali” spiega la dottoressa Federica Casoni, responsabile dell’ambulatorio di neurosonologia, dove lo strumento è stato collocato e sarà utilizzato. “Si tratta di un esame assolutamente non invasivo, infatti al paziente basta applicare un piccolo ‘caschetto’ con due sonde che vengono posizionate vicino alle tempie.

Il vantaggio rispetto all’ecocolordoppler tradizionale dipende dal fatto che il monitoraggio viene realizzato in continuo, anche per alcune ore, e consente di raccogliere una grande mole di dati.

Questo esame risulta di particolare utilità in caso di ictus cerebrale in quanto permette, in fase acuta, di identificare la sede di occlusione del vaso cerebrale responsabile dell’ischemia e di monitorare la ricanalizzazione del vaso in particolare in pazienti sottoposti a terapia trombolitica cerebrale. E’ inoltre fondamentale per la definizione delle cause della patologia ischemica cerebrale in particolare nel sospetto di ictus cardioembolico. Tale metodica trova inoltre importante applicazione durante il monitoraggio intraoperatorio di pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia o angioplastica carotidea”.

Lo strumento, del valore di oltre 45mila euro, è stato acquistato mediante un cofinanziamento di diversi soggetti e che ha visto in prima fila “ALICe”. L’associazione ha destinato all’acquisto del Doppler il ricavato dell’asta di beneficenza di oggetti di antiquariato, organizzata nel dicembre del 2009 insieme con il Consorzio Fiera Antiquaria città di Modena. I Lions Club Modena Romanica hanno assunto questa iniziativa come service dell’anno lionistico 2009-10. A sua volta la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha contribuito all’acquisto con una cospicua donazione.

Oltre all’acquisto dello strumento è stato possibile anche istituire una borsa di studio di 18mila euro destinata a un giovane neurologo, per lo studio della circolazione cerebrovascolare nei giovani e nei bambini con drepanocitosi, una grave malattia ereditaria del sangue. In questo campo è già in atto una collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena che prevede l’utilizzo del Doppler.

“ALICe Modena è ovviamente soddisfatta per aver realizzato l’acquisto di un strumento che va a beneficio di tutta la comunità” spiega la presidente Renata Ferrari. “Siamo anche soddisfatti per esserci proposti come soggetto credibile e per aver meritato, pur essendo un’associazione giovane e poco nota, la fiducia della Fondazione e dei Lions, realizzando un progetto importante in un tempo ragionevolmente breve. Si conferma il ruolo della nostra associazione nel richiamare l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni, nei confronti di una patologia tanto importante quanto dimenticata, come l’ictus”.

Nella foto la dr.ssa Federica Casoni vicino al nuovo strumento