Durante il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 16 dicembre è stata approvata la Convenzione fra i Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena, Soliera e l’Unione delle Terre d’Argine per il trasferimento all’Unione delle funzioni relative alla programmazione, progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture tecnologiche per la produzione di energia. All’assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Alberto D’Addese è toccato spiegare la Convenzione e le sue caratteristiche, al dirigente comunale Norberto Carboni invece precisare alcuni aspetti sollevati dalle domande dei consiglieri Lorenzo Paluan e Roberto Andreoli, Argio Alboresi e Euro Cattini (sul rapporto tra strutture comunali e dell’Unione, sulla rendicontazione dei costi, sul numero di megawatt complessivi di energia elettrica già prodotti nei quattro comuni utilizzando tetti di edifici pubblici per la posa di impianti fotovoltaici, sui costi di smaltimento degli impianti a fine vita…).

E’ poi intervenuta la consigliera Maria Grazia Lugli (Pd), che ha ricordato come il Consiglio avesse già approvato la possibilità di aumentare gli impianti fotovoltaici nel territorio comunale e di come già due tetti di scuole cittadine li ospitino e altre tre potrebbero farlo, anche per garantire maggiori introiti alle casse municipali. Lorenzo Paluan, della Lista Civica Carpi a 5 Stelle-Beppegrillo.it-Prc, ha sottolineato invece il fatto che il Comune comincia ad accorgersi solo ora dei vantaggi del fotovoltaico, “proprio però quando i contributi statali diminuiscono. Abbiamo sprecato due anni e mezzo del Conto energia, cinque e mezzo dall’inizio, e la responsabilità è dell’ente locale. Ricordo che voi avete poi bocciato in sede di approvazione del Bilancio preventivo 2010 un emendamento che chiedeva di investire in questo campo; anche questa responsabilità è della maggioranza e della Giunta. Voterò no a questa delibera perché il trasferimento all’Unione di queste funzioni è poi il simbolo di un esproprio delle funzioni dei rappresentanti dei cittadini e della mancanza crescente di legittimità politica di questo ente. E chiudo sottolineando come abbiamo solo 4 megawatt installati e sono appena del 20% più bassi rispetto al privato i costi d’installazione”. La capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti ha spiegato che a suo parere la ‘massa critica’ per garantirsi vantaggi la si poteva ottenere anche senza il passaggio in Unione di queste funzioni. “La formula delle Terre d’Argine non ci convince e comunque la struttura tecnica è la nostra. E smettiamola di mettere il fotovoltaico nei campi, la terra va coltivata…”. E se Argio Alboresi (capogruppo delle Lega nord) ha poi ribadito che a questo punto “tanto vale esagerare e fare il referendum per il Comune unico” il collega del PdL Roberto Benatti ha poi portato all’attenzione del Consiglio una sua proposta per garantire alle piccole aziende di poter partecipare ai bandi di gara per l’installazione degli impianti mentre il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha infine ricordato il valore dell’idea dell’Unione e della delibera in discussione. L’assessore D’Addese in sede di replica ha ricordato che con questa Convenzione si otterrà un intervento omogeneo in questo campo ambientale dei Comuni interessati, vantaggi economici e ritorni equi per i quattro membri delle Terre d’Argine, informando poi che si sta pensando a bacini di scolo e non a terreni coltivati per i nuovi insediamenti di impianti fotovoltaici. In sede di dichiarazione di voto il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha poi chiesto se fossero i tetti delle scuole oppure i bacini di scolo ad essere riservati all’installazione di questi impianti e ha sottolineato come il Consiglio “non avesse gli strumenti per capire oggi la bontà di questa Convenzione, che comunque appesantisce la struttura comunale”.

La delibera ha ottenuto alfine i voti favorevoli del Pd, l’astensione di Leganord e PdL e il no di Paluan, Lamma (Fli) e ApC.