“Una totale dichiarazione di impotenza. Una risposta preoccupante che non offre alcuna speranza alle migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano la ferrovia Modena Carpi per i propri spostamenti”.Così il Consigliere regionale del Popolo della Libertà dell’Emilia Romagna, Andrea Leoni, ha commentato la risposta fornita dall’Assessore regionale Peri ad una sua recente interrogazione sui disservizi della linea Modena-Carpi, scaturita dal caso, accaduto il 2 novembre scorso, relativo ad un gruppo di pendolari saliti sul treno delle 9,40, in partenza da Carpi, che furono obbligati dal macchinista a scendere dal convoglio perché sovraffollato.

“Dopo più di dieci anni di promesse non mantenute, l’Assessore Peri ammette nero su bianco che la situazione della linea è disastrosa e che l’impegno della Regione non ha portato ad alcun risultato. Di fatto una dichiarazione di fallimento politico e amministrativo. La Regione Emilia Romagna, nonostante ne abbia la responsabilità, non è stata in grado, né direttamente, né attraverso Trenitalia, di garantire ai pendolari ciò che da sempre promette, ovvero un servizio degno di chiamarsi tale. Peri ed Errani ne hanno la diretta responsabilità da dieci anni e oggi è chiaro che hanno fallito. Se la situazione è disastrosa la colpa è loro e di un’Amministrazione regionale che non ha fatto il proprio dovere.

Se per anni Peri non è riuscito non solo a risolvere i problemi ma ad evitare il loro costante peggioramento, allora vuole dire che per lui è giunto davvero il momento di alzare bandiera bianca e di farsi da parte. Grave, infatti, è che nella sua risposta non viene offerta alcuna speranza per il futuro. Peri afferma testualmente che “i treni che ci debbono circolare si rompono, le riparazioni e manutenzioni su mezzi vecchi vengono effettuate con lentezza, viene fatto ricorso a materiali di riserva assolutamente inadeguati, quando non si sopprime addirittura il servizio per mancanza totale di mezzi”.

Di fronte a questo scenario devastante Peri ammette che ci vogliono soluzioni radicali. Purtroppo le soluzioni radicali sono quelle che io, con almeno 20 interrogazioni regionali, chiedo da anni, e che lo stesso Assessore si è costantemente dimostrato incapace di attuare”.